Claude Tresmontant una pagina tutta per te!

Simone D'Aurelio

Se c’è qualcuno che devo ringraziare è Claude Tresmontant, lui insieme ad altri filosofi cristiani ha contribuito alla nascita del mio impianto riflessivo. È riuscito infatti a farmi maturare. Se avete l’occasione di leggere alcune sue opere, che girano ancora in alcune librerie che trattano libri usati, noterete che i suoi testi sono semplici capolavori, tesori nascosti che illuminano il logos, per l’uomo disponibile a confrontarsi con il reale. Ma come ringraziare chi non hai mai conosciuto di persona? Come poter contraccambiare chi non hai mai potuto incontrare direttamente? Onorando il suo pensiero, espandendolo con la massima stima e fiducia sulla sua scia. Pur prendendo le distanze da alcune sue considerazioni su certi aspetti, per la maggior parte di ciò che scrive mi trovo in accordo con lui, allievo del grande Bergson, capisce tramite il suo maestro che per fare filosofia c’è bisogno di un metodo valido (su questo scriverà anche un altro allievo di Bergson, Gilson: “Il realismo metodo della filosofia”, libro acquistabile presso il sito della Leonardo da Vinci editore) per poter ricercare la verità, quale principio base della filosofia. Il suo metodo di fare filosofia è semplice: accettare la realtà e da lì partire per fare filosofia, tutto l’inverso di ciò su cui si è basata la maggior parte della filosofia moderna da Cartesio in poi. Se per Cartesio l’essere, la realtà, viene legittimata dal pensiero quale base, Claude guarda proprio all’inverso, come un sano realista, per lui l’oggetto che dà le carte, ovvero la realtà, che si dà indipendentemente dal nostro pensiero. Si considera nella filosofia la realtà come punto di partenza come viene fatto in tutte le altre materie: non si vive su ideologie pericolose e distopiche, come fatto da Marx, non si inventano leggi della fisica, non si fanno deduzioni sul mondo a partire da ciò che si pensa soggettivamente, non si vive nel discorso solipsista, questi metodi di fare filosofia, rimangono mi dispiace dirlo “chiacchiera”. Vivere nel discorso soggettivo non risolve i problemi, non dà delle risposte alla società, non definisce, la filosofia si riduce a “parlata da bar”. La vera filosofia, invece, non si improvvisa scienza, non si mette al posto della fisica, della storia, della logica, o al posto della realtà, essa invece parte proprio della realtà e da tutte le scienze, in questo caso la filosofia è in grado di dare vere risposte, all’uomo, alla società di oggi, diventa una materia di rilievo e si aggancia in modo forte a una determinata metafisica, riesce a combattere le nubi e la totale depressione dell’uomo di oggi, riesce a sconfiggere il nulla cosmico del pensiero unico, riesce a rilanciare l’uomo dal suo interno. Ecco la vera filosofia, ecco le vere soluzioni, ecco Claude Tresmontant cosa ha dimostrato, sottolineando che le scienze e la realtà sono il punto di partenza per la filosofia, in questo caso sì che possiamo parlare di un vero filosofare, che ha i suoi spazi e non prova a diventare una pseudo scienza geometrica come voleva Cartesio, non sconfina nella scienza, e non ne viene assorbita nello scientismo, ma è in grado di capire la scienza, di guardarla, di osservare l’umanità, di leggere cosa vi è nel cuore dell’uomo, di vedere nel cuore della realtà arrivando alla speculazione metafisica, necessaria e implicita, richiesta e permeata nel reale. Con la filosofia di grandi pensatori come Claude Tresmontant, Etienne Gilson, Antonio Livi, e molti altri filosofi realisti, possiamo offrire di nuovo all’uomo un punto di riferimento importante per ripartire da questo vuoto assoluto causato dal non accettare il reale, dal vivere nelle ideologie, nel solipsismo, a sua volta causati in parte da un declino metafisico. Grazie Claude, per tutto ciò che hai fatto per noi, facendo vedere al mondo cos’è davvero la filosofia, cos’è davvero l’intelligenza, se per intelligenza si intende ancora leggere dentro la realtà, almeno etimologicamente, la tua è vera filosofia è vera (così come la metafisica), perché come tutte le scienze si basa sul reale. La speculazione filosofica, porta in questo caso veri benefici, vere risposte, perchè sono risposte che vengono da un’intelligenza che studia la realtà, dalla sua capacità di capirlo e studiarlo, da una logica che è ancorata al reale. Chi secoli di te come (Aristotele), chi poco prima di te (Bergson) chi durante il tuo tempo (Gilson e molti altri) e chi dopo di te, riprenderà il tuo metodo filosofico, l’ ampiezza delle tue riflessioni, sarà in grado di dare risposte concrete all’uomo di oggi, onorando il tuo pensiero e cercando come un piccolo albero di far espandere i suoi rami, provando a portare ancora di più un contributo personale in questa staordinaria avventura filosofica e metafisica. Se ci inpegnamo per primi nell’esplorazione del reale, nel seguire un sano realismo, nell’espandere le tue tesi, ne saresti contento tu, e insieme a te anche il tuo maestro, Bergson. Grazie di cuore, lucente filosofo, amico e straordinario metafisico.

Con affetto

Simone

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