La bellezza dei comunisti di oggi (col rolex)

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

Se c’è qualcosa di molto curioso in questo periodo sono gli atteggiamenti di alcune persone che si professano ancora comuniste. Alcuni “compagni” infatti, nonostante dicano di voler rivoluzionare il mondo e di credere in tutti i principi del loro barbuto beniamino, in questo periodo storico li vediamo in enormi contraddizioni che sinceramente fanno molto ridere. Essi infatti sono per una pseudo egalitè economica, ma poi li vedi a capo di grandi imprese, lì seduti in una bella Ferrari mentre tengono i loro dipendenti sfruttati in condizioni da terzo mondo, o vedi altri che si professano comunisti con case sfavillanti, appartamenti da sogno che non trovi neanche a Los Angeles, e vivono anche in un egoismo che danneggia gli altri: questi sono solo alcuni piccoli esempi della totale incoerenza (comica) e l’estrema falsità di molti dei “comunisti” di questi tempi, essi sognano la ridistribuzione del capitale ma non si riescono a staccare dal proprio gruzzoletto, vogliono l’égalité economica ma amano girare a bordo di yacht, questi sono comunisti (più pseudo-comunisti), e molti di loro si sono riciclati in medio progressisti (il caro Paolo Villaggio ci aveva visto lungo), o in radical chic, ma tanto sono molti volti di una sinistra che predica bene, ma razzola male, è totalmente incoerente tra ciò che dice è ciò che fa, “Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore” (Lc 12,34). Per quanto i comunisti odino a morte Cristo (o lo tollerano solo se immaginato come un compagno rivoluzionario medio-orientale) forse non vedono che la Sua parola dice qualcosa, i comunisti di oggi (molti perlomeno) a chiacchiere sono per il bene collettivo, per mettere tutti sullo stesso piano, sono per la ridistribuzione del capitale, per l’eterna lotta tra sfruttati e sfruttatori, ma nel cuore e nella vita pratica vivono l’esatto opposto, sono l’esempio vivente ontologico di enormi contraddizioni, di persone che nel loro intimo sono staccate dalla loro prediche, egoiste, dicono bene di tutto ma in fondo pensano solo a sé, parlano di redistribuzione sì ma quella degli altri. Questi non sono dei comunisti, già il barbuto Marx ha fatto molti danni, ma questi sono solo dei pagliacci da circo, fanno fare grasse risate perché rappresentano una dissonanza estrema tra il dire e il fare, un’astrazione di fronte alla realtà totale, è come professarsi vegani mentre ci stiamo mangiando un montone sano, è questa la coerenza di molti pseudo kompagni che probabilmente pensano che il comunismo sia davvero una soluzione, che porti benessere, che sia il paradiso sulla terra, che faccia felici tutti, ma la storia e la scienza dicono ben altro sul comunismo e sulle teorie del simpatico barbuto.

Ad oggi i comunisti prima di tutto dovrebbero imparare cos’è la coerenza, e non vivere fuori dalla realtà. In fondo essi sono legati a utopie, ed è inutile che chiudono gli occhi, oltre 100 anni di fallimenti nelle più svariate nazioni del mondo testimoniano qualcosa che lo si voglia o no. I comunisti di oggi dovrebbero smettere di sognare e iniziare a capire seriamente la storia, capire davvero le follie marxiste, e lo dico non da fascista (sono lontano dai totalitarismi) e neanche da pentastellato, ma da onesto critico, che guarda la realtà dei fatti e non le ideologie. Nei fatti il comunismo ha fatto più morti che due guerre mondiali, di cosa vogliamo parlare?

Foto di Aviz da Pexels

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