Papa Francesco e la sua corsa verso il mondo

Simone D'Aurelio

(4 min. lettura)

Questo sarà con ogni probabilità solo uno dei lunghi articoli a viso aperto su Papa Francesco. Dopo quasi 9 anni di pontificato possiamo farci un’idea precisa sul Vicario di Cristo. È da notare in primis che è un Papa su cui sono stati sviluppati un gran numero di libri, e inoltre è stato accolto a braccia aperte dal mainstream che, da sempre, gli strizza l’occhiolino: è una moderna popstar oltre che un pontefice, non si può negarlo. Dopo la grande ed iniziale acclamazione pubblica abbiamo potuto vedere che questo Papa piace poco ai cristiani tradizionalisti ma è amato da atei, da chi ha una spiritualità indefinita e dai cattolici di estrema sinistra, oltre che dai comunisti, e dai supermodernisti. Ciò che va notato è questo, prima di tutto che Papa Francesco ama inseguire il mondo, si pensi al Pontefice che riceve la Bonino, J-Ax, e molte persone totalmente distanti dal mondo religioso, si dedica a cercare il dialogo continuo con queste personalità. Fino a che papa Francesco parla con tutti non vedo nulla di male, il cristianesimo è anche un messaggio universale, ma questo pontificato insegue il mondo dimenticando i suoi figli, cerca di piacere al mondo dimenticando chi è. Molti uomini che costituiscono la roccaforte cristiana sono stati trattati a pesci in faccia, o semplicemente ignorati totalmente, si pensi al Cardinale Zen e alla sua lotta contro il regime cinese e non è stato neanche ricevuto, o alle brutte polemiche verso Burke, o anche alle tante perplessità espresse nei Dubia, e su cui non vi è stata risposta, si pensi pure a come sono stati ignorate le voci di Brandmuller, di Schneider, di Sarah, e di moltissime altre personalità, come il pacato Muller, che denunciano una situazione disastrosa e gli errori oggettivi a cui si sono fatte orecchie da mercante da parte del Papa. Per quanto riguarda la celebrazione ha sempre avuto l’allergia verso il vetus ordo, e anche le encicliche e i documenti ufficiali approvati sono distanti da tutto ciò che è stata fino a pochissimo tempo fa la Chiesa. Il tipo di comunicazione è solo orizzontale, e rarissimamente verticale, il papa, che doveva modernizzare la Chiesa, si concentra per anni sui migranti, poi in una disperata campagna di informazione farmaceutica, il suo S. Francesco è rappresentato in maniera del tutto ambigua, rispetto all’originale, quello concepito dal pontefice è un S. Francesco che ha escluso Dio dalla sua vita, che gira solo per amore, e i cui viaggi e le imprese fatte risultano del tutto prive di razionalità e di logica. Poi ci sono quelle strane uscite che ammorbidiscono anche la figura di Guida Iscariota. Ma il problema è che la teologia in questo pontificato assume sfumature ambigue, si guardi ai comandamenti, se essi non sono assoluti non hanno senso, anzi, vanno contro la stessa Parola, la tradizione e tutto il magistero,, anche gli ebrei al riguardo sono entrati in polemica con il Papa, infatti la Torah ha decretato l’umanizzazione dell’uomo, gli ebrei nei comandamenti hanno visto la rivelazione di ciò che è inciso nella natura dell’uomo, almeno una parte della legge che vi è nell’uomo. Questo Papa parla, ma va fuori qualsiasi logica razionale, affermando che la Trinità litiga a porte chiuse in questo caso troviamo una contraddizione sotto ogni punto di vista, se prendiamo per buona questa frase e quella di prima è inutile qualunque religione e anche Dio, perché se è in conflitto con se stesso non può essere Dio. Il suo generale Padre Sosa afferma in pompa magna che il diavolo non esiste cosa molto in voga tra i sacerdoti 2.0 i turbo cattoluterani. Ritornando all’allievo, il proselitismo per Francesco è un’enorme sciocchezza, a questo punto viene da pensare che lo stesso Vangelo, la Tradizione, i vecchi papi, i santi, i martiri e tutti i cristiani, da sempre hanno sbagliato. Ancora di più mi lascia perplesso l’analisi sui vaccini, liquidata con uno pseudo discorso etico fatto in fretta e molto superficiale. Ma se c’è qualcosa di più ambiguo è inoltre il suo attaccamento prono a Lutero che fa capire molto. Un Papa Francesco che si frequanta con Rockfeller Rothschild e chi più ne ha ne metta senza convertirli o parlarci di religione mi inquieta. Tutto questo non è un giudicare il Pontefice, ma un guardare agli atti, a ciò che dice e ciò che fa, non posso giudicarlo in quanto persona o in quanto Papa, il giudizio spetta a Dio solo, ma un conto è rispettare il Papa, un conto è essere papisti, ovvero pendere dalla bocca di un Papa anche quando ci sono aspetti non chiari. Il papa deve garantire che la fede e la tradizione siano rimaste inalterate, che la stessa fede di 200 anni fà è la stessa di 1000 anni fà, fino a risalire agli apostoli. Ma queste uscite e questo pontificato preoccupano davvero….

(link articolo parte 2)

Photo by Kai Pilger on Unsplash

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