Ma che fine hanno fatto i filosofi?

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

Che lo si voglia o no la filosofia oggi sembra sparita,i salotti tv si riempiono di influencer,veline,letterine,radical chic,banchieri,tecnici della politica,europeisti doc e via discorrendo. Ma la figura del filosofo sembra eclissata, gli stessi programmi sembrano allergici a qualsiasi tipo di dibattito davvero filosofico, La7 che sembrava uno spazio più libertino se invita qualche intellettuale o esperto del settore in controtendenza gli dà circa 20 secondi di spazio, e poi lo caccia via. Non gli viene fornito fondamentalmente neanche il tempo di argomentare, appena parla arrivano interruzioni, pubblicità,sclerate di turno,e chi più ne ha ne metta (si veda il 20 marzo l’aggressività incontrollata di Luca Telese contro Francesco Amodeo a Non è l’Arena), ma tornando a noi, i filosofi in tutto questo dove sono? Non c’è ne traccia assolutamente, sono banditi dai salotti tv, ma anche da moltissimi giornali, e dalle radio. Se c’è qualche uomo di pensiero sul mainstream è il solito Galimberti, che più o meno riduce la filosofia a un passacarte, e vi è un totale allineamento totale a tutto ciò che dicono i giornali. Eppure la figura del filosofo in realtà non dovrebbe essere quella del totale assopimento, della morte totale del pensiero, e neanche quella del giullare di turno. Se la filosofia è gongolarsi e santificare il solo pensiero dominante, o semplicemente recitare un copione vuoto non ha senso, ha semplicemente perso i suoi principi, il suo senso, la sua finalità. La filosofia nasce infatti come ricerca del sapere, come indagine, come approfondimento, come visione critica e sopratutto come ricerca della verità. Ma i filosofi che si muovono su questi principi o provano a perseguirli, sono davvero una mosca bianca, sembra che Galimberti sia l’unico comodo che va in tv, perchè è l’intellettuale che va bene all’ordine dominante, quello che dice di fare un TSO forzato a miliardi di persone che non si vaccinano. Fà comodo anche oggi su LA7 perchè di nuovo fà da eco ai suoi padroni attaccando Papa Francesco senza capire nulla in realtà. Eppure ci sono, i filosofi, esistono, ma sono ai margini. Perchè sono fuori dal mainstream? Le cause sono diverse, ma importante, è da notare che gli stessi filosofi storicamente da dopo Kant (uno dei peggiori maestri in assoluto di tutta l’umanità) si eclissano da soli perchè perdono tutte le risposte per la società, una piccola parte minore continua a riportare bei risultati, ma la maggior parte dei filosofi è totalmente assopita, riducendo la filosofia a opinione solipsista, senza alcun fondamento senza alcuna prova che può dare sostegno alla loro tesi, o per di più diventa delirio della mente. Dal binomio targato Cartesio- Kant la realtà inizia a scomparire, non esiste più un’oggetto in filosofia, ci si ripiega sulla percezione mettendo in dubbio pressochè tutto senza arrivare mai a una risposta, si arriva a una serie di discorsi solipsistici, riducendo al filosofia a chiacchiera da bar. Storicamente i maggiori filosofi post-kantiani o sostengono deliri che si trasformano in ideologie (o religioni) come il Marxismo, (o il darwinismo filosofico, con gravi conseguenze perchè sono tesi dissociate dalla realtà), oppure semplicemente fanno previsioni folli, mai avverate. Questo mondo materialista, post-marxista, che vive nel positivismo più assoluto, non tollera i filosofi, quelli veri. Chi propone una filosofia che contrasta con il mantra dei consumi, chi si ancora ai valori, ai principi o alla metafisica è un problema, e anche grosso, chi parla delle bellezza del confronto tra identità, della reciprocità dei sessi,chi osa guardare a un’Europa che può fondarsi senza il dominio dell’Euro, è un vero nemico. Chi pensa alle identità alle culture alla verità a scapito del mondo ultraliberale è una spina nel fianco. Ancora più scomodi sono i filosofi cristiani, in assoluto, perchè questi ieri come oggi, sono stati in grado di chiudere il processo speculativo della filosofia, partendo dalla realtà e dall’esperienza (per lo più scientifica), Ma tutto questo è di troppo, ed è anche, particolarmente scomodo, una filosofia che apre a risposte, che apre a tentativi concreti, e che è in grado di riformare la società in meglio non fà comodo ai salottini, che si tengono stretto Galimberti e la sua filosofia da passacarte….

Foto di Khoa Võ da Pexels

Comments (2)

  • Sergio

    4 Ottobre 2022 at 16:00

    I filosofi veri vi sono ancora, ma non vengono fatti emergere per un mero senso di non poter apportare un qualche cosa dentro qualchecosa. La mia sensazione più profonda, da filosofo che verte alla scienza, parlo di scienza e fede. L uomo vive tra due sfere, quella vitale ossia razionale e quella metafisica, la quale ci orienta a manifestare una ipermetafisica Kantiana; mercé questo effetto criticale odierno ha posto in risalto le questioni della non qualità intrinsecamente legata alla natura dell uomo. I non processi di interazione, una richiesta diretta e indiretta di quello che non vogliamo, la mera testimonianza di un tempo che si dissipa da una sorte di collasso collettivo. Sono stati rarissimi i casi nei quali possiamo parlare di felicità, ma se debbo esseri più incisivo ho una visione pessimistica del mondo nel divenire; a tal guisa rimango ottimista interiormente, accompagnato da una fede insopprimibile e sono più che convinto che la forza della Verità sia più potente della forza delle circostanze. Il mio pensiero la mia filosofia.

    1. Simone D’Aurelio

      5 Ottobre 2022 at 9:16

      Ciao Sergio grazie per il tuo commento, non è un periodo facile, anzi vedere i “soliti noti” nei salottini tv e sui giornali, è deprimente, Recalcati Galimberti ecc. ecc. mi sembrano tutto fuorchè veri pensatori, anzi, sono solo pappagalli, dall’altro lato però sto vedendo in quest’ultimo periodo uomini di cultura che a volte passano su questo sito, o nuovi amici di un certo profilo in alcuni comitati territoriali, o addirittura sto trovando scritti molto interessanti di filosofi anziani e nuove leve in qualche casa editrice coraggiosa e in qualche bancarella dell’usato. Seppur nascosti nell’ombra più totale, mi pare che in fondo c’è sempre una buona elitè che razionalmente si distanzia dai pennivendoli prezzolati dalle lobby.

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