La digressione dell’Europa di oggi, dalla Bonino alla Nappi

Simone D'Aurelio

(5 min. di lettura)

Se gli eredi di Marx, sono proprio i radicali, incarnati dalla Bonino, possiamo dire che il pensiero radical, ormai ha creato due eredità filosofiche (collegate tra loro). La prima è la cancel culture di cui ho già parlato, dove il futuro è possibile solo tramite la distruzione del passato, l’evaporazione del presente,e l’abbattimento di ogni cosa che non rientra nel politicamente corretto, con questa filosofia si pensa di redimere la società, ma non ci si accorge che invece si sta semplicemente ottenendo la devastazione di ogni identità, del proprio io, e del nostro essere. La seconda filosofia erede dai radical, e che analizziamo adesso è il super-radicalismo, ovvero una presa di posizione lievemente diversa dalla cancel culture. Per il super-radicale esiste solo il fenomeno, e questo può essere visto in un solo modo, senza però riuscirlo a spiegare in modo razionale, dato che questa visione offre problemi e non soluzioni. E non si cura neanche più di indagare questo cortocircuito, si arriva a un livello di superficialità e una noncuranza tale che il super-radicale ormai pretende che tutto sia fatto secondo la sua volontà nonostante le sue parole sono assurde confrontate con ciò che vediamo. La Nappi è in tutto questo una “figlia” dei radical chic, ed è proprio l’esempio dell‘estensione filosofica dei radicali. Su twitter, la ragazza arriva a parlare e a fare richieste in modo serio al mondo, dai figli come proprietà esclusiva dello stato fino all’eliminazione del parto, da una sovvenzione del porno fino ad arrivare a uno stato ultraradicale ateo e positivista. E’ l’appiattimento più totale, del pensiero su una sola dimensione, o una e mezzo quella psicologica (parzialmente) e quella ultramaterialista,trascurando qualsiasi domanda filosofica la Nappi arriva a diventare la vera evoluzione della Bonino, e di quell’Europa figlia dei radicali. Da notare che non vi è alcun ragionamento, nessuna ampia trattazione sul tema, con l’appoggio dei media, dell’ordine dominante, e del clero giornalistico, ci si autoglorifica, e si autogiustifica tutto senza neanche spendere mezza parola per spiegare le proprie posizioni. Dove sono le tesi a favore? Dov’è il ragionamento? Dov’è il logos? Dov’è l’ordine? Dove sono articoli, libri, studi e dimostrazioni epistemiche, filosofiche, metafisiche, scientifiche, psicologiche al riguardo? Dove sono dimostrazioni teologiche sull’ateismo? Dove sono i riscontri presenti nella realtà? La Nappi, non allega nulla, non dice nulla al riguardo, da super-radicale, vuole riscrivere il mondo senza giustificare il perchè, nella sua interpretazione dà allo stato il potere assoluto, neanche Marx arriva a ciò per certi versi, l’esclusività dei figli da parte dello stato significa dire che i genitori sono inutili, e se domani c’è un’estremista al potere ci possiamo ritrovare di fronte a milioni di bambini-soldato pronti a uccidere e a farsi esplodere per conto dell’ultraeuropeista, o del “fascista” di turno (termine ormai usato dalla sinistra in qualunque occasione). Ma la prima preposizione giustifica la seconda, se il figlio è di proprietà esclusiva dello stato è normale che il parto non è più comprensibile e la maternità diventa solo un peso, in questo frangente i figli vanno “coltivati” come ortaggi, non c’è più in fondo legame fisico e spirituale tra madre e figlio, non c’è bisogno del padre, e non c’è bisogno della famiglia, anzi come arriva a dedurre la pornostar va anche scelto il numero di nascite, in fondo la vita, e l’essere umano diventano un prodotto al servizio dello stato. Per quanto riguarda il principio costituzionale come ateismo di stato,razionalismo radicale e positivismo, a questo punto vorrei vedere la Nappi, scrivere una nuova carta costituzionale. La Nappi ignora totalmente che l’etica, è frutto di ragione, esperienza, teologia, e metafisica, e che non si può costruire un’etica positivista o atea perchè quest’ultima ripiega sul soggettivo, e in ultima battuta sull’anarchia più totale. Oltre a tutto questo la super-radicale pensa che il razionalismo escluda “de facto” il monoteismo, argomento invece difficile anche per l’ateo stesso perchè al netto della ragione e dell’esperienza, la metafisica dell’unico essere (atea) e la sua “teologia” rimangono inspiegabili analizzandoli con i loro stessi criteri. La Nappi ignora che il razionalismo radicale squalifica se stesso, il che lo rende un sistema che non può giustificarsi. Oltre a questo se l’etica evapora nell’ateismo, abbiamo anche dei problemi con la legislazione. Senza codice etico come ci possono essere le leggi? Esse sono l’ultimo baluardo di un paese in rovina su cui la convivenza ormai si basa proprio sul rispetto della legge come ultima asticella, come poterle accettare la legge a questo punto se arriviamo ad abolire qualsiasi etica e presa di coscienza comune? Non siamo tenuti a rispettare leggi ingiuste, e con essa anche il commercio salta, va sul mercato infatti solo ciò che è eticamente sostenibile. Seguendo il discorso positivista della Nappi si arriva ad affermare implicitamente che il bene e il male, non esistono ed esiste solo il calcolo, e che questi quindi possono essere trasformati a suon di leggi, di dpcm e di prese di posizione da parte della maggioranza. Mi dispiace per la pornostar ma la conoscenza di questi due elementi non si esaurisce invece nè con la ragione, nè con l’esperienza, nè con la nostra strumentazione, perchè che lo si voglia o no questi sono elementi di ordine metafisico presenti nella realtà e caratterizzanti di quest’ultimo, e di cruciale importanza. Il trattare questi argomenti con una calcolatrice può portare anche a giustificare l’eliminazione di milioni di esseri umani, i totalitarismi e alcune dittature hanno giustificato le peggiori stragi con calcoli e sofismi senza mai riconoscere, nel reale la presenza di questi due elementi. Per inciso ogni volta che si nega qualsiasi strato metafisico presente nel reale,si arriva a devastare tutto, dall’antropologia fino ai legami famigliari, dalla necessità di Dio fino alla gestione della politica del paese, dalla vita individuale fino a quella collettiva. Come aveva detto Ratzinger riprendendo le parole di Bultmann: “Uno stato non cristiano è fondamentalmente possibile, ma non uno stato ateo” e aggiunge subito dopo “Le società occidentali stanno per vivere quest’esperienza”. (Benedetto XVI, La vera Europa, identità e missione, Cantagalli, 2021). Dopo tutto quello che c’è stato in questi due anni c’è molto da riflettere al riguardo, su quell’ateismo di stato invocato dalla pornoattrice. La presunta “filosofia” della Nappi è solo il tassello di coda, di una discesa iniziata con le urla della Bonino, e prima ancora di Marx. E’ interessante vedere come le società tradizionali, vedono un legame tra corpo e mente, tra spirito e realtà, tra l’agire rettamente e la realizzazione del nostro essere, tra uomo e Dio, e come interpretano la conoscenza come qualcosa che non si esaurisce nella sola realtà immediata,ma che comprendono tutto il nostro essere, dall’anima fino all’osservazione empirica, mentre al contrario troviamo all’opposto chi da post-radicale vive immerso in un materialismo assoluto, che vede nella terra, nel solo calcolo, nel solo istinto fisico, nel paradigma scientista o positivista la realizzazione dell’uomo, quando sappiamo bene i limiti di queste posizioni, in ambito esistenziale, politico, e anche culturale.

Foto di Rosemary Ketchum da Pexels

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