Don Minutella, il problema continua…..

Simone D'Aurelio

Una veloce analisi cari amici, va fatta su Don Minutella, non vi fate abbagliare da lui, ha un forte seguito, ma in fondo sta ponendo una questione teologica su cui i grandi porporati devono discutere, sappiamo bene che questo pontificato ci sta facendo soffrire, ma non si vince la guerra con lo sciopero dei sacramenti, non si vince una guerra spirituale annullando lo spirito, semmai rischiamo la dannazione, sappiamo bene che da Pachamama alle baggianate dette in diretta da Fazio questo pontificato risulta difficilissimo da digerire, ma non dobbiamo essere noi a uscire, tutt’altro sono i mentitori che devono abbandonare, e non sta a noi però dichiarare illegittimo un determinato papa. A noi resta solo analizzare e giudicare le azioni per ciò che possiamo, non le persone, la persona può essere giudicata solo da Dio. Sta a noi oggi solo chiedere spiegazioni, lottare nella Chiesa, ma nessuno di noi laici ha l’autorità per deporre chi oggi siede sul Soglio petrino, e non c’è l’ha neanche Don Minutella che sta portando divisione, guerra, e allontana i fedeli dalla comunione universale e dal contatto con il Rabbì. Lo stesso che dichiarava di aver reperito un’acqua miracolosa, che guariva tutto, e che poi miracolosa non era, umiliando e ingannando tantissimi fedeli, lo stesso che dichiarava di avere le locuzioni, che sembrano tutto fuochè locuzioni ma semplici voci fuori campo fatte con un timbro rauco, lo stesso che spara a zero su qualsiasi vescovo, cardinale e religioso autoglorificando solo se stesso (che umiltà). Lo scomunicato ignora che tantissimi oggi soffrono in silenzio,e ignora che moltissimi uomini hanno denunciato gli scandali e i problemi di questo pontificato, ma lui che nell’ira perenne da addosso contro tutto e tutti, dovrebbe capire che non si può formare una “contro chiesa”, nessuno può uscire fuori dai problemi metafisici collegati e creare un’altra divina istituzione. Ed è inutile anche la telenovela su Benedetto XVI, sta alla curia indagare, sta noi parlarne, ma non sta a lui dichiarare in modo definitivo alcunchè perchè non ne ha l’autorità, inoltre se è vera la sua deduzione ci ritroviamo di fronte a un’inferno sulla terra, ovvero seguendo la sua logica tutti sono destinati all’inferno escluso chi frequenta Don Minutella, il che permettetemi è assurdo. Perchè significa che la Chiesa militante è rappresentata da lui solamente è che il 99% dei cristiani che frequenta la Messa è eretico, da Burke all’ultimo dei cardinali, dal più santo dei preti al più corrotto, per il prete siciliano a livello teologico tutti sono eretici. E mi spiace dirlo ma allora dov’è oggi la Chiesa se seguiamo il suo ragionamento? Dove sono le promesse di Cristo di essere con noi fino alla fine? Inoltre gli uomini di Dio sono assistiti dallo Spirito, sono santi, Don Minutella tutto sembra fuorchè un santo, tutto fuorchè un uomo di penitenza, e dove sono i segni? Dove sono i miracoli? I profeti operavano in Dio, e preannunciavano Cristo, con segni tangibili ed opere, essi si inserivano con forza nella storia, per dimostrare al popolo che loro erano chiamati da Dio, Elia è contro tutti ma lo dimostra che è inviato dal Santissimo di fronte a tutti i sacerdoti Baal, le parole di Daniele, di Eliseo, e degli altri profeti si avverano nella storia di fronte al popolo ebreo e di fronte agli altri popoli, Mosè dimostra la forza di Dio a tutti i suoi fratelli e agli egiziani. Gli apostoli operano miracoli visibili in Cristo, seguendo la sua parola “Chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perchè io vado dal Padre” (Gv,14-12) e in tutto questo Don Minutella a parte le pseudo locuzioni, e la finta acqua, che opere porta? Dov’è la sua santità? Dove sono i frutti delle sue azioni? Ricordatevi che la pianta non vive allontanata dalle sue radici e dal suo terreno, noi dobbiamo essere radicati in Cristo e nella Sua Chiesa, non in quella degli altri “Io sono la Vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».” (Gv, 15-1-8). Lasciate perdere i falsi profeti. Resistete!

(foto presa dal sito di Annalisa Scolzi https://www.annalisacolzi.it/don-minutella-fuori-dalla-chiesa/)

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