Vuoti di memoria, incoerenze e perdita di senso.

Simone D'Aurelio

(4 min. lettura)

Una delle vittime della modernità è senza dubbio la perdita di senso dei giorni nostri, una società tecnica che vive nel solo calcolo e negli schemi liberali e giacobini, non vuole avere a che fare con una nozione di senso, semmai con una nozione di consumo e di sicurezze empiriche. Dovrebbero farci riflettere i tanti dati sulle droghe nel nostro paese, ma ci fanno pensare anche le scene dove vediamo ormai giovani e adulti annegare nell’alcol, la totale perdita di senso del mondo post moderno, il vivere solo sul consumo senza fine e senza meta, senza un “da dove” e un “verso dove”, senza un coinvolgimento vero, è una spia d’allarme, non rimane infatti altro per le persone che cercare solo di vivere tutti i propri anni in un semplice rapporto tra: ciò che voglio fare (ora) / ciò che posso fare. Eppure è evidente che qualcosa non và, il marxismo non ha liberato gli uomini dalla povertà e non ci ha portato alla comunione assoluta come promesso, si dica lo stesso per oltre mezzo secolo di liberismo e di guerre radical, la generazione che stiamo crescendo è una generazione di ragazzi depressi. Ciò che manca è la ricerca dell’essere e sopratutto la ricerca di un percorso performativo, l’assenza spirituale, il distacco religioso, la perdita di principi e di valori, la perdita della tradizione e la perdita di senso sta massacrando l’occidente. Proprio quest’ultima risulta essere collegata a una carenza ontologica, spirituale, intellettuale. Il mondo di oggi anzichè guardare al perchè rimane soltanto con il come, al posto di guardare il chi pensa solo al cosa, e il dove è stato sostituito dal solo quando . La vita europeista è investita solo in termini di funzionalità e di utilità. Il nostro cammino su questa terra non è più un percorso, ma è diventato un buffet dove ingozzarci di tutto senza una destinazione. Non è più una scoperta ma un disperata lotteria per la ricchezza, la perdita di senso, l’assenza di fine, è surclassata dai mezzi (denaro, popolarità ecc. ecc.) è un chiaro segnale del dramma dei nostri tempi. Il vivere tra i social senza veri legami, l’esaltare il solo apparire relegando l’essere, l’umiliare i valori fondanti cercado solo quelli nominali, mostra un grafico pietoso, l’occidente è incoerente senza memoria e senza senso ed è annegato nelle sue utopie distopiche. Non si è coerenti con se stessi con le proprie azioni, perchè il materialismo, l’identità fluida e l’agenda radical odia la coerenza. Il ragionamento logico e gli uomini coerenti infatti, portano con se memoria e senso, portano un fine, un perchè, un principio e una direzione, tutto ciò è un peso, e un’imbarazzo la società di adesso. L’unico valore che può esistere è il non valore, l’unico principio tollerato è l’essere senza principi. Si guardi all’ascesa delle nuove stelle del mondo, gli influencer ovvero i nuovi vip di oggi, non portano un senso, sono (per la maggior parte) scrocconi di pranzi e cene che si vendono al primo offerente, il cui solo lavoro è essere un cartellone vivente, che esiste grazie alla sola estetica ed a degli adepti della sola immagine, e in tutto questo i metafisici finiscono negli scantinati rilegati ai margini della società. Le file infinite che ci sono per vedere la signora Lamborghini sono una chiara spia, la massa addormentata segue i modelli sociali, imposti dai giornalisti a loro volta cortigiani dell’ordine dominante che ama l’ignoranza, il materialismo e la superficialità. La tv erotica Berlusconiana è solo un ricordo di fronte al gender fluid, e così i figli dei tempi non hanno voglia di fare memoria, non hanno voglia di guardare alle incoerenze di questo secolo. Eppure chi ha esperienza può testimoniarlo, nè il materialismo nè la droga sono in grado di trascendere l’uomo e di essere la risposta in grado di soddisfarlo in modo ontologico, per inciso il mondo non può essere redento nè dai banchieri, nè dai pusher, in un’Europa e un’America dove intellettualmente comandano per davvero i comunisti con il rolex non c’è da meravigliarsi delle incoerenze dilaganti, e di una perdita di senso, di fine, di orientamento. Si guardi inoltre l’incoerenza occidentale sotto qualsiasi aspetto da quello legislativo (l’aborto è un non-diritto in contrasto con gli altri principi) a quello valoriale (il valore ad ogggi esiste nella scelta del soggetto e non come oggetto in se per sè, c’è quindi la negazione alla base di un qualsiasi valore intrinseco) ma anche sotto l’aspetto delle nostre azioni (staccate dal fine ultimo e dal principio, risultano solo nel divenire senza mai avere neanche una radice), si guardi la nostra società negli slogan: si urla il mio corpo e le mie scelte (ma non vale per il vaccinocentrismo di massa). La modernità post marxista, figlia della Bonino e degli “scioperi alimentari” di Pannella, parte da premesse false per finire in risultati pessimi e falsissimi a livello pratico. Un’europa depressa,oikofobica, che disprezza le proprie origini, figlia del liberismo, che non ha ne un fine ne un perchè, sempre più povera,senza memoria e incoerente, fa davvero pena. Per i cristiani è ora di andare avanti, per gli uomini legati alla tradizione è ora di lasciar perdere questa modernità rossa, questo fallimentare pensiero che non ha ne senso ne direzione, ne contenuto ne forma, ne essere ne divenire, è il momento di guardare in alto, è ora di non farsi incantare dai pifferai e dai “falsi maestri”, è ora di vivere a testa alta senza aver paura di chi vive e naviga nella menzogna intellettuale, metafisica e storica.

Foto di Kasuma da Pexels: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-che-indossa-giacca-blu-in-piedi-sull-erba-fiels-437160/

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