I falsi profeti

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

“Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché i padri loro facevano lo stesso con i falsi profeti.” (Luca 6,26) ”Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci, li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?” (Matteo 7,16-17). Il Rabbì ci ammonisce e ci mette severamente in guardia contro i falsi profeti, anche l’Antico Testamento riporta molti passi e scontri molto forti su di loro, nel libro di Michea, nel libro dei Re (Elia), nel libro di Ezechiele, e in altri libri c’è un’attenzione particolare tra il vero profeta e il falso profeta. Ma chi sono questi falsi profeti? Se guardiamo le storie dei testi sacri scopriamo che i falsi profeti sono quelli che semplicemente si svendono al mondo, quelli che piacciono a tutti, quelli che vanno d’accordo con tutti, perchè fondamentalmente sono religiosi (o presunti tali) che però non contraddicono gli uomini del tempo, che si vergognano di parlare a nome di Dio, e quindi utilizzano la parola di Dio però per compiacere gli uomini, sono quelli che di Dio, delle Sue esigenze, della Sua legge se ne infischiano alla grande. I falsi profeti sono sempre ben accetti, in tutto e su tutto, perché la loro non è una predicazione, la loro è una ricerca di compiacimento dell’altro, e ancora di più un voler cercare di essere apprezzati. Il falso profeta non vuole arrivare allo scontro, sorride, ammalia tutti, per lui va bene un po’ tutto, l’importante è far contenta la massa. I veri profeti invece non si vendono, la storia d’Israele e la storia Cristiana ci narrano proprio questo, chi ama Dio davvero non cerca la gloria degli uomini, non pensa a piacere a tutti, anzi anche in mezzo alla derisione, al disprezzo più totale, il vero profeta rimane fedele a Dio e predica la Sua parola, cerca di trasmettere le Sue leggi e non quelle del mondo, vive in relazione a Dio. Il vero profeta è indisponibile a svendersi al mondo, anche a costo di arrivare a mettersi contro uomini potenti, anche a costo di restare da solo, a qualsiasi prezzo i veri profeti sono fedeli al Valore massimo, Dio, sono dei veri religiosi che si interessano di Dio, e che non corrompono la Sua parola o non alterano la teologia per compiacere gli altri. Le storie dell’Antico Testamento raccontano anche questo, la durezza, la cattiveria degli uomini che respingono l’informazione, che non accettano la Parola di Dio, i profeti sono perseguitati, calunniati, maltrattati, oppressi, ma non si arrendono. Vivere la vita del profeta significa vivere una vita dura. Per il vero profeta esiste solo la Parola di Dio e basta, poi essa può venire accolta o fortemente respinta, ai veri profeti ciò non importa, loro sono leali e fedeli a Dio, non si fanno comprare dal Re o dal potente di turno. Il falso profeta e il vero profeta vivono ancora oggi, nella Chiesa. Il falso profeta cambia versione ogni volta, perchè va incontro alle esigenze del mondo: apre al divorzio all’eutanasia, all’aborto, all’ecumenismo, a tutto ciò che gli chiede il tempo. Anche a una Messa 3.0. Il falso profeta annuncia menzogne, e inganna. Il vero profeta ieri come oggi, si occupa di dire la Verità e di vivere in essa, quello che dice, a livello teologico, razionale, metafisico, è verificabile, e combacia con quanto detto da molti prima di lui, dai grandi profeti giudeo-cristiani e dai santi, è un’uomo legato alla tradizione. Il vero profeta se pronuncia qualcosa si realizza, perché è davvero in contatto con Dio, il falso profeta invece parla di eventi che non si avverano, può ammaliare all’inizio ma poi si vede a dove portano le sue parole e i suoi frutti.

Nonostante la difficoltà che vi può essere nel riconoscerli non preoccupatevi perché sia dall’uno che dall’altro arrivano frutti, però totalmente diversi.

Foto di Thirdman da Pexels

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