La religione e la società contemporanea

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

La crisi religiosa nella società contemporanea è evidente, non torno in modo approfondito sull’argomento ma questo fenomeno è parzialmente comprensibile anche dai numeri: vocazioni che crollano a picco (1), diminuzione dei posti sacri in europa (2) e forte riduzione dei fedeli (3). Quello che spesso si sottovaluta in questo ambito sono le conseguenze della crisi spirituale, perchè la vittoria del mondo ateo-agnostico porta con sè diversi scenari inaspettati che vanno analizzati attentamente.

Per prima cosa possiamo dire che la “morte di Dio” trasforma le istituzioni religiose in semplici enti caritatevoli che vengono usati dagli stati europei come ammortizzatore per i poveri, questi ultimi sono i moderni “esiliati” della comunità la cui colpa risulta quella di non produrre e di non consumare. La religione quindi è impiegata come un argine che deve pulire il viso di un sistema malato e spietato che si libera da qualsiasi dovere etico o morale. Nella dimensione postmoderna però la sfera spirituale non può avere un altro ruolo se non quello dello schiavo fantozziano che sbriga le pratiche più scomode, infatti qualsiasi altro tipo di intromissione non è lecita e neanche plausibile o pensabile, il mondo ateo ha già le sue risposte, la sua cultura e la sua meta e questa prospettiva spedisce i religiosi a nuotare dentro l’acquario vivente del megadirettore.

Proprio questa attività di sottomissione provoca un’ulteriore reazione molto drastica: si arriva a plasmare una dimensione dove il concetto di vita e di morte, di bene e di male, di dolore e di gioia, di persona e di comunità perdono di significato. Questa infatti è l’era desacralizzata dove in modo concatenato tutto diventa astratto e relativo, insignificante e commercializzabile e insieme all’idea di “progresso” nasce una nuova collettività che non è in grado di dare un valore all’esperienza (in modo oggettivo e comunitario). Tutto questo ci porta a dedurre che nella sfera atea-agnostica non può esistere una scala di valori non negoziabili, e non può esserci nessun criterio che può fondarli, perchè non c’è nessuna fonte assoluta ante rem. Scomparirà anche la possibilità di dare profondità alle filosofie che vogliono andare oltre l’economia e la finanza, e che concepiscono l’uomo in modo trascendente, il che equivale alla vittoria dei governi tecnici, che immaginano la vita in termini esclusivamente pragmatici, con una politica che si fonda sui numeri e sul marketing.

Se tutto questo può spaventare, può consolarci il fatto che la religione non può essere eliminata nella società ateo-agnostica, ma può inserirsi in modo diverso e maldestro. E questo lo vediamo perché sullo sfondo l’universo postmoderno vuole razionalizzare la nascita del mondo tramite una pozzanghera o tramite lo zero metafisico creando una fede contorta. Possiamo approfondire il discorso vedendo come questa realtà si unisce con la religione anche nel consumismo che sostanzialmente concepisce l’umanità nei suoi fini e nel suo agire in un solo modo e propone all’uomo una via di redenzione e di salvezza. I collegamenti con il mondo trascendente sono ancora più evidenti nel goffo tentativo di sacralizzare determinati imperi moderni (pensiamo all’UE o agli USA) con tanto di introduzione di nuovi giorni speciali “laici” e la creazione di un clero giornalistico che tutti i giorni si affida ai suoi santi di riferimento: da Benigni a Saviano, dalla Murgia a Fedez. La conclusione è quindi che nell’universo ateo-agnostico la religione resta viva, ma semplicemente cambia forma, espressione, intensità e modifica in modo profondo l’intera struttura comunitaria.

(1) https://www.repubblica.it/vaticano/2021/11/02/news/sempre_meno_vocazioni_in_italia_cei_1_800_seminaristi_la_meta_ha_una_laurea_pochi_i_figli_unici-324744788/

(2) https://it.insideover.com/religioni/chiese-vuote-vendute-o-demolite-il-declino-del-cattolicesimo-europeo.html

(3) https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/chiese-sempre-piu-vuote-i-fedeli-al-minimo-storico-a-messa-1-su-5_68559607-202302k.shtml

Foto di Simone melis: https://www.pexels.com/it-it/foto/cappella-innevata-nel-paesaggio-invernale-31240399/

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