Diritti naturali e diritti ideologici ai tempi del covid

Simone D'Aurelio

(5 min. lettura)

Ciò che è più strano in questa pandemia è che ai “tempi del covid” tutto il diritto viene riformato, e viene quasi del tutto invertita la scala, infatti i diritti naturali ad oggi sono sospesi, abbattuti, e sono riconosciuti solo ed esclusivamente dal governo, tramite un’affiliazione esclusiva ed erogazione del green pass, mentre gli pseudo diritti ideologici vengono blindati e messi in mostra. Tutto ciò che segna la nostra vita a livello fondamentale, (esclusi supermercati e farmacie) passa per il qr code, al di là di una semplice tessera sanitaria, per il “green” pass vi è racchiuso un pò tutto, dal poter lavorare al poter dare gli esami all’università, dal poter andare al ristorante al poter entrare nei vari negozi, dal poter far sport al poter viaggiare, tutto è inciso nel codice, ogni tipo di paragone con altri tipi di documenti è inutile perché nessun documento è l’archetipo di tutto come lo è il green pass, che ormai decide tra la vita e la prigione collettiva senza sbarre. Al di là dei documenti identificativi e funzionali per vivere nel sistema (carta d’identità, patente, ecc.) il green pass che serviva per creare luoghi sicuri e non solo si è rivelato un fallimento, ma attualmente decide tutta la tua vita ed è il detentore dei diritti che spettano all’uomo invece per natura, che non devono essere vincolati a un codice elettronico. Se gli uomini sono uomimi, e ne riconsciamo una loro natura ontologica, questi tipi di diritti sono legati a uno status ontologico, altrimenti è pura discriminazione, il diritto al lavoro ci spetta in quanto uomini, l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non un DPCM fondato sul Green Pass, e continuare in questa via è assurdo, prima di tutto perché il sistema si rivela fallimentare, il green pass non ha creato luoghi sicuri come auspicato dei governi, inoltre ha creato una serie infinita di problemi, burocratici, logistici, pratici, e oltre a tutto questo, cioè oltre al suo completo fallimento, esso ad oggi decide chi è uomo e chi no senza alcun criterio di validità. Si è arrivati a far vincolare quasi tutta la nostra viti e i diritti naturali al green pass, ormai vi è un’umanità di serie A e una di serie B, anche il pacatissimo Barbero, da attento storico sa bene che quando si creano distinsioni tra umani e umani si arriva a bruttissime conseguenze, basta pensare alla Germania degli anni 30. Ma oltre a tutto questo se il green pass serviva solo come incentivo alle vaccinazioni di fronte a tutti gli interrogativi sui problemi del vaccinocentrismo questo è un motivo che non può reggere. Inoltre si arriva al punto che un semplice errore di sistema o una semplice batteria del cellulare scarica può farti passare da un umano a uno pseudo umano di serie B, senza più nessun diritto. Così si tradisce la verità, l’etica, la costituzione e il logos, se i diritti vi sono lo sono in base al proprio status e in base ai proprio doveri. I diritti naturali invece ad oggi sono in mano a un fallimentare green pass, perché erano tenuto in piedi da un discorso di incentivo al vaccino dove la stessa Oms ammette i limiti di booster e richiami e come essa nella pratica non può essere una strategia vincente, cosa sottolineata anche dall’EMA, il che rende inutile anche il discorso di incentivo alla vaccinazione inutile, perchè è la strategia che deve cambiare. Sono gli stessi più grandi istituti che hanno capito che il vaccinocentrismo non serve, bisognerebbe convivere con altri metodi che fanno crollare tutto il discorso green pass. C’è da dire anche che il green pass come misura straordinaria è ormai misura d’eccezione, per poi essere diventare misura di routine, ma in nessuno dei due motivi per cui è stato inserito (luoghi immuni, incentivo al vaccino per arrivare a sconfiggere il covid) può essere considerato valido. In tutto questo è nato uno spiraglio dove in nome di qualunque emergenza tutta la tua vita deve passare tramite un affiliazione al governo, ovvero se non obbedisci non hai più diritti e non hai più nulla. Il tuo riconoscimento non passa più per il tuo essere uomo ma per lo stato, e l’indomani in nome di qualunque manovra politica potremmo ritrovarci un green pass non solo rafforzato ma super rafforzato dove per esercitare i nostri diritti naturali dovremmo passare per una serie di azioni obblighi e riti verso lo stato, insomma un comunismo rivisto. Il diritto naturale (che viene anche dal rapporto con Dio) viene abolito ed è lo stato ad erogarlo, chi ad oggi non è green passato è in carcere, ma rimane pur sempre un cittadino libero. Ma il discorso non regge. Il “diritto” invece di tipo ideologico si trova nella posizione opposta ovvero esso da circa 60 anni viene sbandierato e oggi ancora di più oggi col neoliberismo più sfrenato, da un’anti diritto come l’aborto, all’eutanasia, alla famiglia espansa, al gender, alle droghe e a tutto quel mondo, sono diritti non reclamati in base ai doveri e in base a uno status d’essere riconosciuto tra gli uomini (e di fronte a Dio), sono piuttosto pseudo diritti che si rincorrono per arrivare a rendere legittimo un desiderio. Molti dei diritti sopra elencati sono in totale contrasto con tutti gli altri diritti riconosciuti nel mondo Europeo e occidentale, sono in palese contraddizione. Tutti i nostri diritti si basano sulla vita e sulla tutela della vita, e non sulla morte come l’aborto o l’eutanasia che danno alla vita un valore iniquo e relativo, tradiscono i principi di tutti gli altri diritti. Ma pensiamo anche che i diritti alla famiglia chiamano a un determinato status e a un determinato dovere, ad una concezione di famiglia veicolata poi in un carattere teologico e metafisico. I diritti inoltre in generale sono legati a far maturare l’essere, non a cancellarlo e riformattarlo in modo solipsista e dannoso. La mappa dei diritti ideologici non esiste, molti non capiscono neanche che non esiste il diritto assoluto, esso rappresenta una contraddizione in termini, il diritto passa per delle concezioni teologiche, poi metafisiche, e filosofiche, ma non esiste un diritto a ogni cosa, esso è misurato in relazione all’essere, a un determinato status, e controbilanciato dai dovere.

Foto di Two Dreamers da Pexels

Comments (1)

  • Ma che fine ha fatto la sinistra? – Lampidimetafisica

    5 Agosto 2022 at 1:06

    […] senza più nessun diritto, se vi sono diritti sono acquisiti per il green pass, si diverte a cercare i diritti ideologici, e non i diritti naturali, è una sinistra che si apre con tutta la forza possibile alla stessa Europa che ha strozzato la […]

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