Su cosa è bello battersi oggi per la sinistra, frisbee oche e targhette

Simone D'Aurelio

(2 min. lettura)

Curiosando su Facebook, questa mattina mi sono imbattuto in un’immagine, c’era una politica di turno, che con fierezza nel suo ingresso al suo ufficio comunale mostrava in modo solenne che stava rimuovendo la targhetta “assesore” per mettere la targhetta “assesora” con tanto di foto, post fiume, pseudo sorriso non visibile dalla mascherina ma intuibile dagli occhi. Tutto ciò può far sorridere i lettori, ma in realtà fa pensare molto,già solo il fatto che questa persona inserisce o promuove del materiale del genere, ci spende tempo impegno ed energie, con tanto di foto e didascalie sul suo profilo pubblico fa capire che la persona in questione fa tutto questo anche perchè è convinta in questo modo di rappresentare il suo elettorato. La mia domanda è ma a chi si sta rivolgendo questa sinistra e gran parte della politica nostrana? Perchè di fronte a un deficit economico, di fronte a una crisi di risorse, di fronte a una crisi energetica, di fronte a problemi di gestione sanitaria, di fronte a diritti che volano via come foglie d’inverno,e con l’arrivare della guerra che priorità ci stiamo dando? Ci troviamo una parte di politici che è impegnata in primis a guardare le lettere dell’alfabeto e a far passare una nuova neolingua. Per quanto possa essere interessante per un determinato pubblico il politicamente corretto, a che punto siamo arrivati? Sembra che questi uomini vivano in un mondo tutto loro, al posto di parlare di condizione disumane, di contratti sempre più precari, al posto di guardare a una prospettiva che possa far rendere i cittadini italiani orgogliosi di averli votati, e in mezzo a un milione di problemi ci si va a concentrare su problemi fonetici che mostrano come da parte di molti c’è una vera e propria dissonanza tra il popolo e la classe dirigente. Ancora di più, è simpatico vedere come la parte più avanzata di questo processo politico-etico ha smesso di guardare anche l’etica in solo fattore di pseudo-uguaglianza, questa classe politica che non sente più responsabilità, non guarda neanche un dato sui disagi psicologici dei ragazzi di oggi che vivono dietro un pc, sulle difficoltà a fare impresa, non vedono quel vuoto esistenziale, culturale su come si stia distruggendo tutto ciò che ci era stato tramandato, ma si concentra su pensare alle oche e ai campi da frisbee. E’ infatti lo step successivo alle targhette, finiti i problemi fonetici si arriva a problemi di risse tra animali e sui problemi del lancio del frisbee. E’ una classe politica ripiegata su di sè, innamorata di sè, narcisistica, selfista, sorridente, benestante, che ha perso il contatto con i principi della politica, con cos’è davvero fare politica, non hanno neanche idea di quali sono i bisogni del ceto medio, di quanta difficoltà c’è per preservare quel poco di cultura che loro vogliono ammantare perchè ormai ogni cosa è di “scandalo” a una determinata categoria. E mentre il popolo e la collettività vanno sempre più in basso questa classe politica si interessa di tutto ciò che è superfluo. Avanti così, complimenti! Ormai avete perso ogni contatto con il popolo, e con le priorità della società italiana…

Foto di Sunsetoned da Pexels

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