San Longino, una storia avvincente…. E la lancia del Destino (o lancia di Longino)

Simone D'Aurelio

(4 min. lettura)

Su di San Longino, sulla famosissima lancia si parla molto in diversi articoli online, si riportano diverse informazioni, miti,e leggende. Sono in pochi però a segnalare che la Emmerick, oltre ad aver visto dei due ladroni e molto altro, ha anche avuto visioni sulla vita di San Longino:

<<Quando i carnefici ritornarono al corpo del Signore,gli amici di Gesù temettero che gli fossero spezzate la gambe. In quel momento Cassio ebbe un’improvvisa ispirazione, o si potrebbe dire eccesso di zelo, con cui tolse ogni dubbio ai carnefici sulla morte di Gesù: spronò il suo cavallo verso il piccolo rialzo dove si trovava la croce e,fermandosi fra la croce del buon ladrone e quella di Gesù, impugnò la lancia a due mani e la conficcò profondamente nel costato destro del Signore,trafiggendogli il cuore. Quando la ritirò, ne sgorgò un fiotto abbondante di sangue e acqua, che sprizzò sul volto dell’ufficiale come una fontana di grazia. Il giovane centurione smontò da cavallo, cadde in ginocchio e si battè il petto, confessando ad alta voce Gesù Cristo. Mentre lodava Dio, egli recuperò la pienezza della vista e gli occhi della sua anima ottennero miracolosamente la luce della fede. Convertitosi a Cristo, si sentì umile di cuore e continuò a implorare l’Onnipotente. […] Il centurione Cassio, da quel momento si chiamò Longino e portò sempre con sè un’ampolla del preziosissimo sangue. >> (La dolorosa passione di Nostro Signore Gesù Cristo secondo le visioni della Beata Anna Katharina Emmerick, pag. 306,307, Shalom edizioni, 2015) <<Stanotte, nel contesto della passione di Gesù, ho avuto diverse visioni di Longino e della sua lancia, […] . Longino era un cortigiano e ufficiale romano sottoposto agli ordini di Pilato. Uomo affettuoso, si assumeva molti compiti. Prima della sua conversione non era abbastanza fermo di carattere. Svolgeva i suoi compiti in fretta e con esagarata importanza; siccome era miope veniva spesso schernito dalla gente. Era confidente del governatore e gli riportava tutte le notizie utili a preservare la sicurezza interna. Lo vidi in diversi luoghi dove accadeva qualche contesa religiosa e politica. Nella notte in cui Gesù venne condotto al tribunale di Caifa, Longino osservava tutto e i suoi soldati erano vicini a lui. Lo vidi vicino a Gesù sugli scalini del tribunale, compresi che si era commosso di fronte a nostro Signore sfigurato. Quando Pietro venne interrogato dalla portinaia accanto al braciere, egli fu tra quelli che lo accusarono. […] Lo vidi sul monte Golota a cavallo fra i suoi soldati, portava una lancia. Dopo la morte di Gesù Longino fu molto commosso e si affrettò da Pilato per chiedergli di non far spezzare le gambe al Signore, come era d’uso per determinare la morte delle persone crocifisse. La sua lancia si porta allungare tre volte rispetto alla misura normale. Egli aveva allungato la sua lancia prima di trafiggere il santo costato di Gesù. Quando mostrò l’arma a Pilato, questo, con un moto di superstizioso disgusto, gli ordinò di metterla fuori dalla porta. […] Dopo la conversione, Longino depose le sue armi e abbandonò il servizio. Fu presente all’ascensione del Signore e fu battezzato a Pentecoste, da allora servì fedelmente gli apostoli.[…] Longino non era sacerdote, tuttavia predicava annunciando nostro Signore Gesù Cristo. [….] Con un frammento della santa lancia e una piccola boccetta che conteneva il santo sangue, Longino allievo molte sofferenze agli infermi. Nella sua predicazione Longino affermava la verità della risurrezione di Cristo e scopriva la crudeltà,le bugie e la corruzione dei testimoni. Divenne così inviso agli ebrei, che questi lo fecero perseguitare dai romani, i quali lo arrestarono, accusandolo di essere un disertore e un agitatore del popolo.>> (La dolorosa passione di Nostro Signore Gesù Cristo secondo le visioni della Beata Anna Katharina Emmerick, pag. 365,366,367, Shalom edizioni, 2015)

Per i cristiani, abbiamo dei dettagli in più su questa importante figura, ovvero, come è ben chiaro il Vangelo ci mostra una piccola parte, di tutto ciò che è successo sul Golgota, oggi diremmo l’essenziale, ma la grande santa approfondisce di più la vita di Longino, scopriamo prima di tutto una profonda conversione, da essa ne scaturisce un percorso nuovo, un cambio di vita, anzi un rinnovamento profondo, un cambio dall’uomo vecchio all’uomo nuovo, come direbbe S.Paolo. Longino infatti decide di diventare soldato di Cristo, la sua arma più tagliente diventa la verità, lo scudo più forte che egli usa è la sua determinazione, che impiega anche per non indietreggiare di fronte ai vari fabbricatori di menzogne gente di quei tempi che ieri come oggi diffamavano Cristo, il suo elmo, è la testimonianza e la fede, non arretra, racconta ciò che ha visto, e crede fermamente nel Signore, si rafforza nella fede confrontandosi con l’allora neonata Chiesa, segue gli apostoli. e si affida a Dio. Ancora più curioso è vedere che a Longino spetta l’accusa di essere un’agitatore di masse, come per S.Paolo quando la verità non può essere messa a tacere, si utilizzano tecniche raffinate per provare a mettere fuori gioco il testimone della verità (Atti 16,19-24). Ancora di più bello scoprire come la guarigione in Cristo è una guarigione che molto spesso già nel tempo presente riguarda tutto l’essere, mente corpo e spirto, la sua vista viene sanata, il suo carattere diventa forte e coraggioso, la sua anima risplende rapportandosi al Rabbì. San Longino, un vero soldato, riscattato dal preziosissimo sangue del Maestro.

Foto presa da Wikipedia

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