In ricordo del buon ladrone chiamato Disma

Simone D'Aurelio

(4 min. lettura)

Una figura che suscita molta curiosità nei Vangeli è quella del buon ladrone, di lui sappiamo poco, ma questo articolo, nasce proprio per far conoscere qualcosa in più ai lettori su questa misteriosa figura. Una grande santa, Katharina Emmerick ha avuto il privilegio di poter vedere e raccontarci la vita di Cristo, di poter scorgere alcuni dettagli e sapere di più sui personaggi che lo hanno accompagnato nel Suo percorso circa 2000 anni fà. A chi mette in dubbio le sue visioni faccio presente che quelle avute su vari eventi, futuri, e passati (verificabili) si sono sempre rivelate autentiche e vere, si veda ad esempio la sua incredibile descrizione sulla casa di Maria e moltissimi altri episodi al riguardo. Detto ciò vediamo cosa ha potuto osservare la grande santa:

“Mentre Gesù veniva crocifisso e la croce elevata, i due ladroni erano rimasti sul lato orientale del Calvario sorvegliati da alcune guardie. Entrambi erano stati accusati e condannati per omicidio; essi avevano assalito e assassinato una giovane ebrea e i suoi figli mentre si recavano a Gerusalemme e a Giaffa. […] Il più anziano, il cosiddetto ladrone di sinistra, era un grande furfante; era stato il corruttore e il maestro di quello che poi si convertì. I due vengono chiamati Disma e Gesta; il primo è il buon ladrone. Avevano fatto parte di quella banda di briganti sotto il cui tetto aveva pernottato la Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto. Disma era il fanciullo lebbroso sanato nell’acqua dov’era stato lavato il bambino Gesù. La guarigione miracolosa grazie alla purificazione dell’acqua santificata fu il frutto della carità e dell’amore che sua madre aveva usato verso la Vergine. Dio aveva reso possibile, per mezzo dell’intercessione della Vergine, la salvezza fisica di quell’anima sciagurata, la cui salvezza spirituale sarebbe avvenuta molto più tardi sulla croce per mezzo del sangue e della promessa di Cristo. Disma non era di natura malvagia; egli non poteva ricordarsi di Gesù perchè al tempo di questo prodigio era troppo piccolo, ma la mite pazienza del Signore l’aveva molto commosso. Nell’attesa di essere crocifisso, egli discuteva col suo compagno: <<Questa gente è troppo brutale contro il Galileo, forse Egli ha commesso un delitto più orribile del nostro, ma bisogna riconoscere che ha una pazienza enorme e un potere misterioso sopra tutti gli uomini>>. Rispose Gesta: <<Se fosse davvero potente, come dice, potrebbe liberarsi e aiutare noi>>. Così parlavano tra loro quando vennero gli sgherri a prelevarli: <<Ora tocca a voi!>> [….] Li legarono sulle loro croci con solide corde fatte di corteccia d’albero; furono legati così stretti che le giunture e le ossa delle mani e dei piedi scricchiolarono e i loro muscoli sanguinavano terribilmente. Tra le atroci sofferenze, il buon ladrone si rivolse verso i carnefici e sussurrò faticosamente queste parole: <<Se ci avreste maltrattati come quel povero Galileo non avreste più avuto bisogno di legarci qui sopra>>. [….] I due ladroni presentavano uno spettacolo ripugnante, sopratutto Gesta, crocifisso alla sinistra del Signore. Completamente ebbro egli non faceva altro che ripetere pesanti imprecazioni; l’altro, invece, era più calmo e aveva iniziato a pregare. […] Il dolore causato dalle corde, che li stringevano, strappava loro grida spaventose. […] Il Signore, sollevando un poco la testa disse: <<Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno>>, poi proseguì la sua preghiera mentalmente. Quando Gesta udì le parole di Gesù, gli gridò: <<Se tu sei Cristo, aiuta te e noi>>, e continuò a schernirlo. Ma Disma, il ladrone sulla croce di destra, si commosse profondamente quando udì Gesù pregare per i suoi nemici. […] Appena la santa Madre si avvicinò ai piedi della croce, si sentì confortata dalla preghiera di Gesù. Nello stesso momento, per intuizione divina, Disma fu illuminato dalla grazia e riconobbe che Gesù e sua Madre l’avevano guarito nella sua infanzia. Con voce rotta dall’emozione egli gridò: << Come potete ingiuriare Gesù mentre prega per voi? Egli ha sopportato pazientemente le vostre ingiurie, i vostri affronti e le torture. Costui è veramente Profeta, il nostro Re, egli è il Figlio di Dio>>. La folla scoppiò in gran tumulto contro il famigerato ladrone che si era permesso di biasimarli. […] ll compagno del buon ladrone imprecava e continuava a ingiuriare Gesù. Disma gli disse: <<Non temi dunque il Signore? Noi ci troviamo qui perchè la pena l’abbiamo meritata con le nostre azioni, ma lui non ha fatto nulla di male, ha sempre consolato il prossimo. Pensa alla tua ultima ora e convertiti!>>. Disma, profondamente commosso, confessò a Gesù tutti i suoi peccati e poi gli disse: <<Signore, se voi mi condannate è con giustizia, ciononostante abbiate pieta di me!>>. Gesù gli risposte: <<Tu proverai la mia misericordia!>>. Così Disma per un quarto d’ora ottenne la grazia di un sincero pentimento. […] Profondamente pentito, Disma rivolse al Signore parole di timida speranza: <<Signore, pensa a me quando sarai nel tuo regno!>>, Gesù gli rispose: << In verità ti dico, tu sarai oggi con me in paradiso>>. (La dolorosa passione di Nostro Signore Gesù Cristo secondo le visioni della Beata Anna Katharina Emmerick, pag. 269 270 274 276 277 278, Shalom edizioni, 2015)

(link articolo parte 2)

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