La redenzione e il plasmare il mondo
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Nella festa dell’Immacolata mi vengono in mente diversi pensieri, primo tra tutti il Sì di Maria, che accoglie Dio con tutta sè stessa; la Corredentrice dell’umanità, in tenerà età apre totalmente il suo cuore all’Angelo del Signore ed alla richieste di Dio, non c’è in lei esitazione, dubbio, timore, o voglia di emancipazione, bensì la sua fede, e il suo cuore, sono completamente pronti ad accogliere il Santissimo, e così tramite Lui, la nostra avvocata diventa cooperatrice per la salvezza dell’umanità. In tutto questo possiamo capire come in Dio ognuno di noi può prendere parte a una grandissima impresa, ognuno di noi infatti è in grado di far fruttare i propri talenti, e con il Si a Dio noi agiamo nella storia in modo trascendente e immanente. Oltre a ciò c’è un’osservazione che mi permetto di fare, è da notare che i santi nella Chiesa, toccano Dio con mano, per inciso la loro apertura di cuore gli consente di arrivare a toccare la Croce,ed a sentire il dolore, fisico e spirituale, provato da Cristo (seppur in modo parziale). I grandi santi quindi sempre più spesso nella loro forza spirituale e nel loro sì a Dio hanno portato con sè la gioia e le sofferenze di Cristo, nel corpo e nello spirito, lo stesso è per Maria, che per prima, ha portato Dio con sè, nel proprio corpo. Tutto ciò ci riporta al cristianesimo che collega cielo e terra, corpo e anima, Colui che E’ con Colui che c’è, storia sacra e storia profana, Essere senza tempo e creature, tempo parziale e infinito, mondo fisico e mondo metafisico, senza un’appiattimento su un solo livello, dove vi è distinzione e unione ma non fusione o assorbimento della persona e dei concetti, e dove c’è anche la salvezza filosofica e pratica per ogni singolo elemento che può giustificare passato presente e futuro. Ma non c’è solo questo, Maria, nella sua festa dedicata diventa un’esempio, di corredenzione del mondo. Proprio la redenzione è ormai una parola difficile,svalutata, ignorata, perchè nel mondo di oggi, riflesso dell’ateismo pratico il problema del male non trova risposta, esso rimane un dramma insoluto che domina sulle nostre vite. Nessun dolore potrà essere affrontato, nessuna ingiustizia potrà essere colmata in modo del tutto imparziale nel nichilismo contemporaneo. Solo nel cristianesimo, c’è la giustizia, ma anche la redenzione, Dio stesso incarnato, arriva a mettersi in gioco pur di riscattare l’umanità dalle sue debolezze e dal distacco con Lui, le piaghe vengono colmate, e la nostra mancanza diventa forza, il male non solo viene vinto, ma apre a un’incontro di cambiamento dove esso si trasforma in santità ontologica. Maria ha cambiato la storia dell’umanità, ed ha sofferto, amato, e combattuto la buona battaglia,e ancora oggi noi raccogliamo i suoi frutti, spetta a noi adesso, seguire le sue orme, per cambiare il mondo e incidere nel presente azioni che cambieranno l’umanità in meglio per tutta l’eternità, perchè radicate in Colui che tutto può….
Foto di Burak Evlivan: https://www.pexels.com/it-it/foto/persone-donna-arte-architettura-11497080/