Progetto Auri, uno spiraglio di luce?

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

In Italia stanno nascendo da un pò di tempo delle micro comunità che vogliono avvicinarsi a un nuovo modello di economia, sulla scia della grande impresa compiuta da Auriti c’è infatti il progetto Auri,che per ora coinvolge diversi associati, tra tanti privati e diverse partite iva. Ciò che fà ben sperare sono i buoni propositi delle dirigenza che ha ben capito che l’economia deve tornare a essere un mezzo e non il fine della nostra vita, oltre a ciò si tratta di sviluppare una serie di micro economie territoriali importanti, che dovrebbero aiutare i commercianti di zona per ricreare di nuovo un’Italia con un minimo di identità territoriale. Il progetto è ambizioso e importante,ed in un mondo dominato dalla finanza in tutti i settori della vita si può vedere come i padroni del commercio stanno disciogliendo tutto in un territorio senza volto: dai caratteristici negozi in centro che avevano storie e peculiarità da raccontare ad Amazon, dal ristorante di quartiere con decenni di esperienza siamo finiti al McDrive, dalle imprese erogatrici di servizi a conduzione famigliare siamo arrivati ai colossi dell’online. Al di là dell’accelerazione continua, e della distruzione dell’interazione, c’è da dire che la nostra economia per quanto cerca di produrre si trova sempre più in una condizione di debito e di schiavitù, a causa del signoraggio e di un debito che non è interno tra creditori italiani e che non è speso nel nostro Belpaese, bensì è sempre più grande e figlio di padroni stranieri che poi prendono i nostri soldi e li dirottano verso i megacolossi. Per non parlare dei soldi sulle transazioni destinati agli amici della Silicon Valley.

In tutto ciò e’ inutile negarlo ormai vivere in Italia sta per diventare proibitivo, l’economia sta per implodere, se prima bastava un padre di famiglia che andava al lavoro per provvedere a tutti, nel mondo degli euroinomani degli anni duemila siamo arrivati ad un minimo di due stipendi, ma non c’è solo questo, negli ultimissimi anni siamo arrivati nell’era dell’alta finanza e dei servizi dove ormai non bastano più neanche due entrate. In tutto questo non voglio neanche soffermarmi sugli adulatori delle carte di credito, che pensano che il contante sia il male, e che se le cose a livello economico sono disastrose è per colpa “di chi evade” senza guardare quanto paga una PMI in italia di tasse e i costi irrisori che hanno i megacolossi sempre più delocalizzati. Con queste persone ci ritroviamo a discutere di economia in modo inutile dato che non hanno un minimo punto di contatto con la realtà, ieri infatti erano in ginocchio per l’Isis, poi l’altro giorno sono state a pregare lo Spread ed a invocare i tagli, e infine poco tempo fa si sono precipitate tutti i giorni a guardare l’indice RT pensando che il governo prima o poi ampliava le terapie intensive (invece i soldi vanno in Ucraina). Queste sono le classiche persone che dicono “vabbè ma cosa hai da nascondere?” (2), e che vivono all’interno dello slogan perpetuo, senza memoria, e in balia del “tg” e dei programmi di Myrta Merlino con tanto di stagisti che sono costretti (a quanto pare) ad essere i suoi schiavetti, e mi viene solo da compatirli. Il confronto con queste persone non esiste, non meritano la mia tastiera, e la mia attenzione; mentre il progetto Auri sì, invito i lettori di questo blog (che spesso sono splendide persone) a contattarmi se vogliono saperne di più, l’idea è se possibile di creare uno spiraglio di luce per far ripartire le varie economie locali, ed a breve si partirà in alcune città d’Italia con questo esperimento,entro fine anno ci può essere il lancio.

Da parte mia non sono un’economista, ma posso augurarmi solo che le istituzioni non si frappongano con le buone intenzioni di questi volontari (cosa assai probabile), e sopratutto spero che finalmente possiamo aiutare famiglie e imprese sempre più in difficoltà. Si tratta di un’esperimento studiato che adesso deve dare sul campo prova della sua validità contando sull’aiuto dei privati e dei commercianti. E’ interessante in ultima battuta vedere come un giurista di Guardiagrele tanti anni fà ha fatto una dimostrazione pratica sul mondo dell’economia che era sfuggita a tantissimi luminari, e la spiegazione più plausibile in tutto questo, è che il discorso del signoraggio, che poi coinvolge anche il boom economico italiano, l’omicidio Kennedy, molte guerre Usa, e delle sanguinose pagine di storia (1) , è figlio di una nozione che è interdisciplinare e coinvolge anche il diritto (legislativo) e la logica (non solamente economica) e per certi versi anche la filosofia, ecco perchè è sfuggita per diverso tempo a molti economisti.

(1) Sugli eventi storici possiamo notare i grandi lavori fatti da Fabio Maggiore in diverse conferenze e in molti saggi, ma ci sono anche diversi riferimenti e testi fatti da Cosimo Massaro, a livello contemporaneo i due autori sono un’ottimo riferimento.

(2) senza rendersi conto che quell’ingenuo e stupido “cos’hai da nascondere” in realtà a sua volta si mette in ombra un’economia che può diventare un controllo totalitario e panottico che può spegnere le persone non allineate, con un click, come abbiamo già visto in parte in Canada con i camionisti che si erano opposti alle logiche del green pass

Foto di beytlik: https://www.pexels.com/it-it/foto/bicchiere-soldi-carta-contanti-7707127/

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