Lo psicologo,il guru dei radical chic
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Se vi è una figura (per esperienza) su cui moltissimi sono ammaliati è quella dello psicologo. In questo mondo contemporaneo vediamo programmi tv dove la psicologia è molto spesso tirata in ballo, analisi investigative dove l’investigatore-terapeuta risolve tutto grazie alla sua scienza, molte volte nelle serie americane per adolescenti compare uno psicologo che ascolta e consiglia i ragazzi e li indirizza, troviamo in tv molto spesso anche sessuologi, addirittura psicologi degli animali, ma anche in campo tecnico, nel nostro quotidiano e così via, moltissimi cacciatori di teste (HR) aziendali che devono avere a che fare con la psicologia, così come le aziende che devono “studiare” attentamente il loro cliente approcciandosi alla psicologia, abbiamo anche addetti alla raccolta dati che a volte collaborano o vivono maniera latente uno scambio con questa materia. Anche se ormai è sempre più presente tutto questo dobbiamo capire quali sono i limiti oggettivi della psicologia. Per una certa parte del mondo sembra che lo psicologo sia la figura di riferimento per tutto, una sorta di guru, che analizzando la nostra mente ha sempre la risposta pronta, insomma è lui il faro a cui dobbiamo aggrapparci, è lui la nostra salvezza, e la psicologia risponde a tutti i quesiti della vita. Falso, totalmente falso. Primo perché qualsiasi professionista ha i suoi limiti (umani, ontologici) e come ci sono ingegneri, avvocati, medici competenti, così ci sono psicologi bravi e psicologi cialtroni (vi sono testimonianze e servizi d’inchiesta che a volte hanno segnalato i mille danni che può fare uno psicologo incompetente); secondo perchè oltre ai limiti umani e di competenza / incompetenza, la stessa psicologia non è la scienza perfetta, non è onnisciente, ha il suo raggio di competenza, e i suoi limiti, può aiutare un paziente, e vive nel soggettivo, ma non può rispondere a particolari domande metafisiche, morali, di principio, di senso, di etica, di fine, o domande su Dio e via discorrendo, esso può aiutare ma non generare ed essere tutta la base di una socità, la sua genesi e il suo fine ultimo. La psicologia come la storia, come la fisica, come la teologia, ha un determinato raggio di azione, un suo grado di affidabilità e una serie di domande a cui può rispondere, esso non ci può fornire il quadro di tutto, ma può aiutarci fin dove arriva. Ciò che è importante è non far diventare la psicologia divina: questo articolo infatti non è contro la psicologia, ma è a suo favore, quando le materie si vogliono sovrapporre nascono dei disastri. Noi possiamo conoscere facilmente il benessere che può portare uno psicologo, ma esso non ha tutto in mano specialmente di fronte a quesiti oggettivi che riguardano l’essere, gli uomini, e grandi esigenze che non possono passare solo per lo studio psicologico. La cosa più strana è proprio questa, una determinata fetta mainstream non solo crea una cultura carica di un’illusione, ovvero quella che lo psicologo è un guru, ma utilizza molto spesso in modo maldestro la psicologia per cercare di patologizzare qualsiasi dissenso, o per cercare di far passare qualsiasi concetto vuole in base ai suoi interessi. Che lo vogliamo o no, oggi essere psicologi richiede un gran coraggio e tanta forza, una voglia di donarsi, e che lo psicologo può aiutare la nostra vita è vero, ma da qui a pensare che lo psicologo possa fondare un’etica ad esempio no, qui vediamo proprio che lo psicologo ha i suoi limiti, così come non può rispondere a quesiti che coinvolgono determinati aspetti della filosofia e della metafisica. Perché ha modi di approcciare e tecniche diverse, perché ha strumenti diversi, e obiettivi diversi: la psicologia è vincolata ad affrontare bene determinate domande, non a essere anche teologia, o filosofia (come pretendeva Freud), che poi le materie tra esse sono collegate, questo è chiarissimo, e sarebbe strano il contrario, ma ognuna di esse può dirci determinate cose. Ognuna ha la sua importanza,ognuna i suoi strumenti, al riguardo si veda Ratzinger e il suo discorso di Ratisbona.
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