Ma la destra da dove può ripartire?
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Cosa è diventata la destra di oggi? Da Salvini a Bagnai, dalla Meloni a Berlusconi, la destra è semplicemente evaporata, non dà segnali di vita. Con i vari governi del cavaliere non abbiamo avuto nulla, se non lente flessioni e comunque una continua storia d’amore con l’UE. Intanto nei suoi due governi e in un lasso di tempo che va dal 2005 al 2011 l’Italia è semplicemente caduta in picchiata, e mentre il premier ci riempiva la tv con le veline, le letterine, le meteorine, lui si divertiva con varie signorine appena maggiorenni, o igieniste dentali o famosissime vip nelle sue ville ad Arcore. Ma a parte gli svaghi notturni frequenti e la sua filosofia freudiana, c’è stato il nulla cosmico, anzi una tormentata storia di vicende giudiziarie, su cui è meglio non scrivere. L’unica piccola fiaccola da parte della destra in questi ultimi 20 anni era stata aperta da Salvini nel governo Conte I, infatti insieme a Di Maio quel primo governo aveva preso uno stampo sovranista, dopodichè il nulla cosmico, arrivano indagini per Matteo, il governo si scioglie, e poi arriva il Conte II, tutto totalmente diverso. Gli stessi cinque stelle alleati con il pd cambiano tutto, da lotta per la nazione a lotta per l’Europa, da lotta per il popolo a lotta per le riforme di Bruxelles, i 5 stelle dall’essere contro l’Euro, contro le Banche e contro tutta la politica europeista, diventano la loro stessa antitesi. La destra sempre più sottotono prova ad abbracciare varie sfide, soprattutto sulla tutela dei non vaccinati, ma ben presto si arena tutto, l’intera cordata vive nel nichilismo assoluto, e al servizio dell’Europa, al servizio di Draghi, nessuna seria opposizione, nessun’ombra di sovranismo, solo un inseguire insieme al PD e ai pentastellati tutto ciò che gli viene ordinato. Ci ritroviamo semplicemente una destra stanca, logora, senza figure, senza leader, senza idee, con una serie di piccoli proclami che poi in due giorni si rivelano essere parole ingannevoli, dato che Salvini o chi di turno poi si rimette subito in riga sotto la scrivania di Draghi. Per capire davvero la Lega possiamo vedere Bagnai, da grande antieuro a strenuo sostenitore, ma in generale la destra è morta, la Meloni dà solo qualche parolina vuota, il Cavaliere dopo un curriculum e una vita preoccupante dal punto di vista legale, delle sue manovre, e dopo le tantissime cene e feste ad Arcore, è ripiegato e sempre più invecchiato. È una destra che non c’è mai stata in questi 20 anni, se non con una piccola parentesi “salviniana” per il resto il nulla cosmico, anzi un continuo abbracciare tutte le politiche liberali, che hanno reso anche la destra una succursale dell’Ue ma meno forte. C’è solo più moderazione e meno ideologie, un po’ di coerenza per quando riguarda le concezioni di famiglia e sulla concezione naturale del proprio corpo, ma per il resto il nulla assoluto. È giusto che un partito difenda questi importanti principi, ma è ancora più importante che non viva di sole anti-ideologie, che sia anche in grado di fornire una vero appoggio ai cittadini e al ceto medio e non faccia da spalla allo sfrenato neoliberismo. Ma la destra è in un semplice nichilismo, in totale collasso. Gli unici bagliori vengono da partiti che possiamo vedere che si sono formati negli ultimi tempi come Ancora Italia, Alternativa c’è, e Liberiamo L’italia, sono piccoli lumi su cui possiamo ancora sperare, se la madre Europa ci consentirà di votare nel prossimo anno. Il loro stampo sovranista con una seria identità anti europea può davvero aiutare il popolo che invece da 20 anni soffre l’Europeismo sfrenato e le sue ideologie.