Ma davvero dobbiamo schierarci?

Simone D'Aurelio

(2 min. lettura)

In questi giorni, durante la guerra tra Russia e Ucraina che è appena scoppiata, possiamo apprendere che Draghi subito si è schierato dalla parte dell’Unione Europea pronto a tutto: a spedire armi, soldati, a inviare milioni di euro e tutto il resto. In pochissimi giorni il premier ha già deciso, ma era davvero necessario schierarci contro la Russia? Al di là delle cause della guerra, che riguardano grandi problemi (come quello delle violenze atroci nel Donbass), l’Italia guidata dal “nonno” Mario va in pompa magna a urlare guerra alla Russia, a boicottarla, in tutto questo con la stessa Nato che è praticamente arrivata di fronte a Putin, sulla cartina. Che bisogno c’è di entrare in una guerra che non è detto vinceremo per forza, e di cui le conseguenze economiche e sociali dopo quelle del covid possono rivelarsi fatali per il nostro paese? Parliamo di gas, di rapporti e di risorse commerciali, ma anche di rapporti strategici. Da sempre seguendo l’Europa e le politiche europee di ogni tipo andiamo in totale perdita, ed è inutile appoggiarsi sugli altri stati, probabilmente il prossimo inverno potrebbe essere davvero difficilissimo. Fa ancora più ridere sapere che molti italiani si schierano a favore degli ucraini, sono disposti ad accoglierli, a fare tutto per loro, da aiuti economici a sociali e nel frattempo hanno alle spalle e continuano a uccidere il no-vax nostrano, a fargli qualunque calunnia possibile nei limiti del dpcm sperando che diventi poltiglia verde. Insomma come sempre la coerenza di noi italiani è spaventosa, fuori siamo pacifisti, ma tra di noi ci divertiamo ad ammazzarci, anzi questa cosa vive nel cuore di una precisa fazione: gli stessi italiani che erano quelli che dicevano di far collassare il sistema sanitario, che con la fallimentare filosofia vaccinocentrista davano la caccia al no-vax di turno, e adesso aprono tutti i reparti ospedali per gli ucraini. Sono persone che hanno detto che nonostante il novax paghi le tasse deve morire e non avere cure, hanno fatto di tutto e ora accolgono persone che non hanno finanziato posti letto né terapie intensive, e che probabilmente non saranno tutti vaccinati. Cosa faremo con i non vaccinati? Li aspetteremo sul fronte scannerizzando il qr code? E se non gli funziona il telefono ridendo gli diciamo di tornare al gelo? E soprattutto quando scadrà anche di un solo minuto il green pass base, si instaurerà la caccia all’ucraino novax? L’europeismo radical chic come sempre fa molto ridere, fuori è bellissimo ma dentro è spaventoso, è un abisso, è la classica persona che ti sorride davanti e poi dietro fucila. Per due anni 24 ore su 24, ogni singolo giorno e ad ogni singolo secondo della nostra esistenza, l’unica guerra possibile e concepibile era quella del covid, e il vero nemico dell’umanità era il no vax, e ora viene tutto archiviato, nonostante ci siano ancora tutte le restrizioni. Ma in tutto questo, ancora che senso ha schierarsi se poi ci si trova di fronte a principi di incoerenza incredibili? E soprattutto con che faccia si può uccidere il no-vax e poi cercare il lontano ucraino per far felice l’Ue? E come possiamo metterci contro la Russia e ignorare tutte le provocazioni subite dal Donbass? Perché andare a farci coinvolgere in tutto e per tutto in una guerra anziché provare per via diplomatica e seria senza mandare il bibitaro Di Maio a gestire una possibile mediazione?

Foto di Pixabay da Pexels

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