Perchè il cristianesimo non è solo una dottrina!
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In tanti pensano che il cristianesimo sia una morale, una dottrina, una sorta di codice che indichi una strada, o per meglio dire un comportamento. Ma chi concepisce in questo modo la religione cristiana è del tutto fuori strada, il cristianesimo non è solo una semplice morale, e non può esserlo. Una vera religione non può essere solo un codice, non può fornire una risposta all’uomo in un solo ambito, e non può coprire una sola particolare sfera della vita. Il cristianesimo copre anche tutti gli altri aspetti, esso è anche verità, ma la sola verità non basta a descrivere il cristianesimo, anche le altre religioni hanno una parziale verità che può far salvare gli uomini, che è frutto della speculazione razionale, del logos degli uomini. Il cristianesimo è anche amore, ma amore divino, amore infinito, che rinnova l’uomo ogni giorno, che lo porta ad appagarlo per davvero, e ancora è incontro con la Tradizione, con Dio, con i successori degli apostoli, troviamo in esso anche il messaggio, la buona novella. Oltre a tutto questo, nella nostra religione troviamo un percorso, unico per ognuno di noi, che non si limita a informare l’uomo, ma a performarlo da dentro, a scolpirlo. Il cristianesimo è un’incontro con il tempo: passato presente e futuro, e un’incontro con il senso,con i valori con la prospettiva, e quelli che erano individui diventano persone, i disprezzati vengono accolti, e ogni uomo si ritrova a vivere in un percorso soggettivo, di fronte all’oggettività e alla grandezza di Dio. Il cristianesimo è anche storia, perché lo si voglia o no esso è nella storia, apre una vera riforma dell’ebraismo, e porta alla luce civiltà e culture, e sviluppo della Torah, concezione della famiglia, della natura. Il cristianesimo è anche relazione, tra persone, tra uomini, di ogni origine ed etnia, non è una religione per un popolo o sviluppata su una determinata cultura, esso non si interessa di questa o quella determinata usanza, non è legato a dei confini o a delle ideologie. E il cristianesimo è anche filosofia, e metafisica, esso appartiene infatti a una determinata filosofia, una determinata metafisica, che guarda la realtà, e la interpreta, è anche speranza per tutti, ed è anche la vera e unica fonte possibile dell’egalité fraternitè e della liberté, il riscatto parziale del mondo giudaico trova il suo definitivo nel sacrificio di Jeshua. Il cristianesimo inoltre è anche legato a una serie di principi logici, a una serie di assunti, sotto i quali esso non è disposto a scendere. Il cristianesimo non è solo un viaggio tra azione giusta e azione malvagia, questo può riguardare questioni di etica, ed è certamente collegato alla religione cristiana, ma rilegare l’universo cristiana a una semplice morale è troppo poco. Esso è cultura a cui l’arte medievale si è ispirata, è un sistema di vita sociale che offre molteplici aspetti, dalla vita consacrata monastica alla vita del sacerdote, infine a quella che regolamenta i rapporti naturali tra le famiglie e gli uomini. Esso è concezione delle festività e delle prospettive temporali, e ciò che supera il nichilismo assoluto della morte. Il cristianesimo è collegamento tra i vivi e i morti, tra passato e presente, e futuro per ciò che ci aspetta a livello universale, (o almeno più precisamente tra chi risulta morto ad oggi nel mondo, ma che è vivo nell’aldilà), è preghiera e sorpasso del tempo e dello spazio grazie alla croce, è vita, è irradiazione di poesia, di spettacolo, di civilizzazione, di riflessione e di speculazione ultima della razionalità del logos che ha bisogno della Rivelazione. Il cristianesimo è un insieme, un’unità con un essere e un divenire, in biologica espansione, che è germogliata dalle radici ebraiche, il cristianesimo è la Chiesa e la sua lenta maturazione passata tra le tante eresie e crisi, il cristianesimo è una testimonianza di vita di moltissimi uomini che hanno fatto della loro vita l’imitazione di cristo, ma nella loro assoluta soggettività facendo fiorire la propria esistenza, il cristianesimo è quel battito d’ali, quel raggio che irradia il mondo. Esso non conosce confini, non è rilegabile a un impero, non è di questo o quel papa, l’asse temporale e orizzontale si toccano di continuo, le generazioni passano, i valori, la legge, l’eredità resta. Il cristianesimo è sacro, è miracolo, è soprannaturale nella storia, è spiegazione metafisica, è principio e fine dell’uomo nonché sua completezza. Il cristianesimo è la scuola della vita, è maturazione dei cuori, maturazione ontologica. Esso è altruismo, è certezza, ed è il risultato di un chiaro processo che ci mostra la sua razionalità e la sua assoluta legittimità. Il cristianesimo è esperienza, ma è anche sopratutto risposta, vera e ultima risposta, vera speranza, e risultato di tutta le attese dell’uomo, promessa di adempimento di tutte le sue ricerche, il cristianesimo è celebrazione ma è giorno ordinario e straordinario, è saper vivere l’oggi, proiettato al domani.