L’era del maccartismo

Simone D'Aurelio

(4 min. lettura)

Dopo lo scandaloso articolo del Corriere della Sera c’è poco da aggiungere,ormai il giornalismo è morto e sepolto, viviamo nell’era del maccartismo e ormai chi fa informazione sui giornali cartacei si conta sulla punta delle dita (La verità, Cultura e identità ecc. ecc.) la maggior parte di chi fa un buon giornalismo è sbarcato sul web (vedi Byoblu, 100 giorni da Leoni, il Vaso di Pandora ecc. ecc.). La storia tragica dei nostri pennivendoli è lunga, un decennio fà per i giornali e tv mainstream il problema era la caccia al piccolo e medio imprenditore in nome della lotta al piccolo evasore, dimenticando che Amazon e i grandi colossi vivono grazie a una tassazione forfettaria, poi abbiamo avuto due anni di caccia al no-vax questa categoria reietta è stata attaccata in tutti i modi, il disprezzo pubblico, privato e istituzionale è salito alle stelle, grazie ai giornalisti, oggi in attesa della stagione invernale covidiana, ci si concentra su chi non è allineato al nazieuropeismo filo Biden, per i pennivendoli in pratica chi non vuole la guerra è un pericolo per il paese, ecco i nuovi “infami” del momento. Si ignorano tutte le stragi fatte dall’Europa, si ignora tutta la possibilità di mediare, si ignora il massacro del Donbass, si ignorano tutti i problemi delle repubbliche separatiste, si ignora l’atteggiamento dell’Ucraina e si tace su tutte le responsabilità dell’America e del nostro continente. Dostojesky bandito, gli atleti russi esclusi, insomma essere nato in Russia è ormai un marchio d’infamia celebrato dal clero giornalistico. In tutto ciò il Corriere arriva al massimo se ormai non esiste più il giornalismo (nel mainstream specifichiamo) e siamo in pieno maccartismo vengono pubblicate pure le liste di proscrizione, incredibile leggere le infinite falsità scritte nell’articolo. Nell’intervista fatta da Byoblu alcuni giorni dopo la Sarzanini autrice dello scandaloso articolo (insieme a Monica Guerzoni), si confronta con i conduttori del programma e con Giorgio Bianchi e Manlio Dinucci, entrambi citati nel testo in questione, dove aveva scritto che un libro di Dinucci era stato letto da Putin il 9 maggio di quest’anno per le celebrazioni del giorno della vittoria, mentre Giorgio Bianchi sarebbe l’amministratore della pagina telegram Giubbe Rosse, e che in pratica esercita attività di propaganda e disinforma gli italiani, oltre a ciò la Sarzanini ha parlato di una vera rete nel suo articolo, organizzata per destabilizzare la pubblica informazione. Ma nel confronto la Sarzanini non ha saputo dire dove e quando Putin ha citato il libro di Dinucci, perchè è chiaramente una fake news, il 9 maggio Putin non ha letto il libro di Dinucci, aveva promesso indagini e rettifiche mai arrivate, mentre di fronte a Giorgio Bianchi non gli ha saputo dire quali sono i casi di disinformazione che quest’ultimo procura, ennesima fake news del Corriere della Sera come sempre anche qui tante promesse di rettifica/dimostrazione di ciò che è stato scritto e non è mai arrivato nulla, in tutto ciò un terza fake news scritta in un solo articolo quella rete di intelligence filoputiniana non esiste fino a prova contraria ciò che è scritto sono solo delle illazioni,delle accuse senza fondamento, non ci sono tracce di soldi, non ci sono tracce di benefit (prostituzione, favori, ecc. ecc.) non c’è una traccia che quella rete di soggetti citati faccia parte di una banda stipendiata che si interfaccia di continuo o che sia in costante contatto per destabilizzare il paese, anzi i soggetti in questione non si conosco neanche tra di loro stando alle dichiarazioni di moltissime persone citate nell’articolo. Ma il Corriere scrive, e viene premiato, distruggendo le carriere e le vite private di questi signori ormai “terroristi filoputiniani” per le persone che leggono questo giornale, e la cui notizia è stata ovviamente rilanciata da altre testate. Siamo in pieno maccartismo, ho la sensazione che la Sarzanini dopo questo pezzo riceverà molti complimenti e anche qualche promozione. Se pensate che qualcuno pagherà per queste liste, o per queste indagini su un presunta rete, per questo danno a questi personaggi penso vi sbagliate, la vedo difficile anzi. Ciò che diverte di più è che la Sarzanini ha detto di essere dura quando serve con il governo quando invece, al sottoscritto sembra essere allineata in tutto con l’ordine dominante anzi lei, il suo giornale e gli altri sono il braccio armato del governo da decenni a questa parte. Vi prego non comprate più certi giornali, la dissonanza cognitiva è così forte che sorpassa qualsiasi scenario di Orwelliana memoria….

Foto di Nur Andi Ravsanjani Gusma da Pexels: https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-in-piedi-polizia-tenendo-4653120/

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