Il vero significato della parola carità

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

Nella famosa epistola paolina (Cor,1-13) , troviamo l’elogio verso la carità, per Paolo questo dono è più grande della fede, della speranza, è più nobile della stessa sapienza e della filantropia. Ma cos’è questa carità di cui parla Paolo? A istinto in una Chiesa che è sempre più schiacciata nella sola dimensione orizzontale si è tentati di dire che essa sia una semplice bontà d’animo verso il prossimo, che si trasforma in solidarietà, eppure non è così per due motivi: per primo lo dice lo stesso Paolo nella stessa lettera, anche consegnando tutto compreso il corpo e gli averi non si ottiene in modo automatico la carità; per secondo bisogna risalire al significato etimologico della parola, capire ai tempi cosa si intendeva per carità, inquadrare quindi con decisione il contesto culturale ci aiuta ad avere una risposta su questo.

Proviamo a capire un pò meglio: “Qual’è il legame che assicura l’unità organica e la vita di questo Corpo spirituale? E’ l’agape, che è stata tradotta in latino con caritas e ha dato in italiano carità. Ma oggi nell’italiano moderno non esiste più una parola che traduca esattamente l’agape biblica. In realtà non si può tradurre agape nè con amore nè con carità. […] L’agapè è un’amore soprannaturale, venuto da Dio, spirituale, conferito dallo Spirito Santo che abita in noi, libero come tutto ciò che è dello Spirito e unisce fra loro i discepoli del Signore, i santi, per fare di essi un Corpo – il Corpo del Cristo- vivificato dall’agapè del Cristo con la partecipazione alla vita della Santa Trinità, che essenzialmente si definisce pure con l’agapè. La vita stessa della Santa Trinità è agapè. Tra il Padre, il Figlio e lo Spirito il legame è l’agapè [..] L’agapè è inanzi tutto l’amore che costituisce la vita intima di Dio. Per conseguenza, è l’amore che Dio ci porta […] L’agapè cristiana è soprannaturale poichè è una partecipazione alla vita di Dio attraverso l’insediamento dello Spirito in noi e la presenza del Cristo nel suo Corpo che è la Chiesa. […] San Paolo sapeva che questa conoscenza spirituale non sarebbe nulla senza l’agapè senza l’amore di Dio operante in noi.” (C. Tresmontant, San Paolo,1960, Mondadori, pag. 161 ss.)

La carità paolina come vediamo non ha nulla a che fare con la filantropia, non è un semplice donare qualcosa, o un semplice prendersi cura del povero, per S. Paolo questa parola esprime un concetto molto più profondo, parliamo dell’amore unificante che c’è nella Trinità, e che si riversa sugli uomini,e che unisce Dio e l’uomo, esso ha due cespiti, è prima di tutto un’amore verticale, che risiede in Dio è che collega gli uomini a Lui, e li porta all’unità; un solo corpo che unisce tutti al di là del tempo e dello spazio, e che partecipano alla maestà divina, ma è anche l’amore orizzontale che si riversa sui fratelli, la cui potenzialità partendo proprio da Dio è infinita.

Ci ritroviamo quindi di fronte a un’interazione che rende degno l’uomo di partecipare alla vita divina, che intreccia il nostro amore con quello di Dio, facendoci relazionare con Lui, e che ci fa operare in Lui. Il ritrovare la carità, significa ricordarsi dell’incontro di Gesù con lo scriba, e guardare al più grande dei comandamenti, capire l’ordine e la relazione che c’è tra il primo e il secondo, e l’agape che passa per esso. Questa carità, che si instaura tra l’uomo e Dio, e poi tra gli stessi uomini, è un richiamo all’unità, in grado di sorpassare ogni generazione, ogni tempo e ogni spazio, non ha nazione, non ha limite, non ha confine, e non ha restrizioni, è un’unione che trascende l’uomo e ci unisce tutti in un’unico corpo mistico. Nessuno è dimenticato, nessuno è escluso, anche l’uomo scordato da tutti, nascosto nella storia, è unito con Dio e con i fratelli nell’agape, la Chiesa vive in questa carità, e vive nell’unica unità in grado di sorpassare le contingenze: l’unità in Cristo. Ma la carità cristiana più nel profondo è un’amore che parte da Dio, per arrivare a infiammare l’uomo, ed è in grado di creare relazione e addirittura reciprocità.

Foto di Vlad Bagacian: https://www.pexels.com/it-it/foto/falo-acceso-all-aperto-durante-la-notte-1368382/

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