Dove sta andando la Chiesa oggi

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

Se ho cercato di analizzare sinteticamente in 3 articoli oltre 9 anni di pontificato, devo parlare anche della situazione della Chiesa di oggi, essa sanguina insieme alla sua testa, se il pontificato è in flessione lo è anche la Chiesa, o almeno ne paga le conseguenze dato che parliamo di un organismo biologico e non di una macchina. Ma in generale la Chiesa è in una sorta di crisi profonda, ambiguità teologica da parte di moltissimi membri del clero, discordanza con i Vangeli e con il Magistero e incredibile mancanza di unione tra i vari membri. Oltre a tutto questo ci mettiamo che essa viene perseguitata sempre di più dal mondo, se non in modo diretto, almeno nella maggior parte del mondo in modo intellettuale, essa viene regolarmente derisa, calpestata, rigettata. Sul lato vocazioni e partecipazione / vicinanza ai sacramenti, vediamo numeri sempre più sconcertanti, la Chiesa ad oggi si trova in una situazione di estrema difficoltà. Sicuramente la filosofia post moderna, un nuovo stile di vita e una cultura neoliberista, la mandano ancora più in crisi. Ma se c’è un problema ancora più grosso: Se analizziamo storicamente vediamo come nei primi del 900’ abbiamo a che fare con una serie di teologi, sacerdoti, che provano a cambiare la teologia, la filosofia della Chiesa, con una serie di testi e di tesi, in seguito notiamo come dal Conc. Vat II tutto cambia, non solo nella Chiesa, ma pochi anni dopo, anche nel contesto internazionale con le rivoluzioni colorate, in particolare il 68, e con nuovi stili di vita consumistici che arrivano a inserirsi nei più grandi stati del mondo. Il primo tracollo è stato teologico, metafisico e filosofico, il resto, con il crollo della Chiesa, è venuto in seguito, almeno storicamente parlando, e nonostante l’inseguire il mondo che lentamente decadeva in un abisso esistenziale sempre più profondo la Chiesa si è ritrovata sempre più ridimensionata, il cercare il mondo non ha fatto altro che creare sempre più logorio interno ed esterno. La Chiesa di oggi è solo il frutto di una lenta dissoluzione in atto, di un lento e progressivo smarrimento. Quello che c’è da notare è che la Chiesa, tentando da anni di inseguire il mondo, di farsi amare dal mondo, e molti non capiscono che essa non deve fare massa: non è un partito politico che deve prendere voti, non è un associazione. La Chiesa invece ha bisogno di interrogarsi, di guardare di capire se offre la testimonianza con i suoi uomini in modo coerente. La Chiesa ad oggi, perdendo di vista la metafisica e ripiegata su prospettive esistenzialiste, si ferma alla filantropia, mentre invece se c’è speranza per una società migliore, un mondo migliore, è proprio ripartendo dalla metafisica cristiana. La Chiesa ha bisogno di coraggio, di guardare allo splendore del suo passato, e riportare luce e speranza al mondo, il sacrificio di ogni sacerdote, di ogni laico, il bene di ogni uomo, in questo organismo porta frutti, visibili e non, e ben presto se la Chiesa torna in sé potrà irradiare il mondo. I grandi santi lo hanno già dimotrato, e noi siamo qui pronti ad aiutare ed a pregare per la Chiesa…

Foto di Thgusstavo Santana da Pexels

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