Siete sicuri che esiste ancora il fenomeno?

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

Ma siamo sicuri che in Italia le persone accettano ancora il fenomeno? Sembra di no, e che la patologia sia davvero diffusa anzi ad oggi possiamo dire che l’astrazione di ogni cosa sia la risposta adeguata,di fronte al presunto “progresso” del mondo postmoderno, gli esempi sono molti: il denaro è scomparso diventato quasi del tutto virtuale in criptovalute, l’economia reale inghiottita dalla finanza, la nozione di socialità affondata nei like su facebook, la nostra vita reale pronta a sbarcare (probabilmente) sul metaverso, le parole finite negli asterischi, la famiglia e la sessualità ridotta a opinione soggettiva e al gender, la forza soppiantata dagli istinti, gli eroi delle nostre civiltà distrutti o cancellati per sempre per far spazio agli influencer digitali, il fine e il senso rimpiazzato dagli obiettivi fluidi nell’eterno divenire, i valori persi nella retorica. Significa chiudere gli occhi, non capire, non vedere, il fenomeno è attualmente quasi del tutto evaporato, il pensiero non accetta più nulla di ciò che è inserito nel reale: nè ciò che è indispensabile, nè ciò che è lampante. Ci attende una generazione di fanatici? Difficile dirlo, ciò che però sappiamo per certo è che persone totalmente fuori da ogni cognizione con la realtà sono pericolose, persone sempre meno empatiche, sempre più sole, disperate. Il narcisismo trionfante e la comunità instagrammosa di oggi è solo un’indicatore chiaro della piega della nostra società, disperata, che cerca di apparire senza voler essere nulla, la ricerca dell’essere infatti è un percorso, faticoso, non negoziabile, unico, per questa generazione tutto ciò viene visto con riluttanza; ormai possiamo vedere anche come si esalta la mediocrità e c’è anche uno stravolgimento del vocabolario, i media esaltano Elisa Esposito e la chiamano “prof”,come se un modello del genere con i contenuti che porta davvero ci insegna delle cose. Oltre a tutto ciò notiamo come la cultura di oggi decreta la fine del vocabolario, genitore 1 e genitore 2 fanno evaporare papà e mamma (sono curioso di vedere un neonato che urla genitore 2), studenti viene rimpiazzato da student*, maschio e femmina da 3000 opzioni ideologiche, le religioni da un “amatevi tutti”. Ormai tutto si sta spostando dal reale al virtuale, l’oggetto si sta fondendo del tutto all’interno del soggetto, la logica, l’etica, la coerenza, non sono più neanche considerate. Sta per crescere una generazione di consumatori perfetti, che indossano reggicalze e jeans contemporaneamente, abiti maschili e femminili,che sono tutto e niente, a cui è possibile vendere tutto, perchè hanno perso tutto, per fare questo bisogna limare ogni valore, ogni principio, ogni ragionamento. Oltre a tutto ciò ci ritroviamo di fronte a una massa manipolabile, in balia di qualsiasi ideologia, o di qualsiasi retorica, ogni emergenza potrà decretare uno status di allarme, ogni slogan potrà dare il via a qualsiasi omicidio, ogni promessa di un futuro migliore potrà far sacrificare tutto del nostro presente (componente marxista e degli europeisti filoradical). Le persone ridotte a individui sempre meno legati tra loro, segnati dall’assoluta precarietà in tutto, con tutto ciò che non è tecnico che si riduce a opinione, con il dominio della tecnica,e dello scientismo. Senza il fenomeno il pensiero vaneggia ancora di più da quando è staccato dal noumeno, senza la connessione con la realtà c’è il rischio di delirio, tutte le scienze sono connesse alla realtà, l’intelligenza si calibra sul vero, è vero ciò che è corrispondente al reale, la verità si misura su ciò che è, non rappresenta ciò che non è. Lo staccarci in tutto e per tutto dalla realtà rischia di creare un mondo fatto di interpretazioni senza fatti, di battute senza attori, se già il mondo ha perso il suo perchè scordando il noumeno per spiegare il fenomeno, senza quest’ultimo rischia di precipitare verso l’abisso. E mentre ci saranno morti risse, devastazioni, troveremo gente intenta a criticare sui social anzichè agire, quando ci sarà da fare del bene troveremo sempre di più campagne online e porte sbattute in faccia agli ultimi in cerca di accoglienza, troveremo sempre più ragazzi uccisi da una sessualità virtuale che avranno perso ogni possibilità di capire un’emozione reale, un sorriso, un’amore. Svegliamoci vi prego.

Foto di Amber Janssens: https://www.pexels.com/it-it/foto/paesaggio-natura-meteo-montagna-12871045/

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