Scienza e fede

Simone D'Aurelio

(4 min lettura)

Nella percezione comune, e nella filosofia post moderna, così come in molti ambienti culturali, c’è la convinzione che scienza e fede siano due strade opposte, due rette parallele che non si debbano mai incrociare così come. Il post modernismo ama separare le due nature di uomo e donna, e creazione ed evoluzione, e qui la fede viene messa “contro” la scienza. Ma le cose stanno davvero così? No! Questa è una delle più grandi bugie e dei più sottili inganni della pseudo cultura post moderna. Chi conosce un minimo la critica scientifica, chi ha studiato approfonditamente le vite degli scienziati, chi ha studiato in modo concreto la scienza, si accorge che essa non è in contrasto con la fede (cristiana), anzi in realtà è una sua amica. La scienza va contro una errata concezione di fede, contro le false religioni e contro la superstizione, ma non va contro il cristianesimo, per essere precisi. C’è un libro molto bello di Timossi intitolato “L’illusione dell’ateismo, perchè la scienza non nega Dio” dove scopriamo che la maggior parte dei nomi dei più grandi scienziati che studiamo a scuola sono uomini credenti (ne cito solo alcuni riportati nel libro e in varie altre fonti: Newton, Galilei, Mendel, Pasteur, Bersanelli, Copernico, Leonardo da Vinci nei suoi ultimi anni di vita, Volta, Ampere, Mercalli, Tesla, e via discorrendo), e la (vera) fede non è in contrasto perché è anche razionalità, ed è anche risultato speculativo della scienza. Ad esempio, prendiamo le scienze storiche: il Vangelo ci parla della vita di Gesù, degli Apostoli, di determinati fatti avvenuti prima, durante e dopo la nascita di Cristo, chiunque ha studiato bene la storia antica, i suoi documenti, ha confermato ciò che è scritto nei Vangeli, (su questo consiglio il capolavoro di Vittorio Messori “Ipotesi su Gesù”,”La condanna del Messia”, e John Dickson “Alla ricerca di Gesù. Le indagini di uno storico” o il mio libro). Se le scienza storica viene incontro al cristianesimo, vogliamo parlare dello studio chimico e fisico della stessa materia? Mentre la grande tradizione materialista, da Parmenide a Marx, proclama la divinità della materia, l’universo come l’essere assoluto, autosufficiente, e come l’unico essere, la scienza prende le distanze, vede che l’acqua, la terra, il legno non sono divini, non sono in grado di dare vita e pensiero, la stessa scienza che vede i limiti dell’evoluzione spiega con le sue ricerche che miliardi di anni fa l’universo (che era un insieme di piccoli elementi) non poteva avere in sé tutti gli attributi di ogni essere. La scienza nei suoi limiti di azione desacralizza l’universo, tutta la materia e la macro evoluzione; i dati scientifici portano a una risposta filosofica, metafisica, razionale ed esperienziale, che l’universo non è divino (mettendo sotto scacco ateismo e panteismo). Il ragionamento ateo non rispetta neanche la stessa logica perchè pensa che l’intelligenza, la vita arrivi alla fine, invece il mondo religioso lo inserisce al principio, cosa confermata dalla scienza, che va a braccetto con l’analisi metafisica, il più non può venire dal meno, il minore non può spiegare il maggiore, il progetto non può spiegare il progettista, la non intelligenza non può spiegare l’intelligenza, il nulla assoluto (come confermato dalla scienza) non può dare nulla, la non vita non può spiegare (e trasmettere) la vita. La razionalità, l’esperienza di vita, come la scienza, l’analisi metafisica mostrano che solo chi ha (almeno in potenza) può trasmettere a chi non ha, e il discorso è davanti a noi sempre, ciò che abbiamo si può donare: la vita, l’intelligenza, si può trasmettere il bene e il male che è in noi, la nostra stoltezza e la nostra sapienza, la nostra esperienza. Il disegnatore può spiegare il suo progetto e non viceversa, noi trasmettiamo, ma c’è un principio a cui bisogna risalire, un principio d’informazione, creativo, da cui abbiamo ricevuto, dato che il padre trasmette al figlio un messaggio che ha già in sé, nel suo corpo, non lo crea dal nulla. La scienza non è in contrasto con la fede infatti ci accorgiamo che i filosofi realisti erano arrivati a Dio tramite lo studio della realtà, e la fede è la rivelazione e il completamento necessario di quel Dio, già intravisto prima dell’incontro con il cristianesimo. La scienza sotto ogni angolo non nega Dio e non è in contrasto con la fede, da centinaia di anni sottolinea che l’universo non è l’essere necessario e, se vogliamo dirla tutta, è la fede che è in contrasto con la falsa scienza, ed è la scienza che è in contrasto con le false fedi.

Foto di Mikhail Nilov da Pexels

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