La metafisica cristiana: le sue basi pt. 2

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

(link articolo parte 1)

La storia nel pensiero metafisico cristiano ed ebraico ha un senso e troverà compimento, nella filosofia post moderna che si rifà all’ateismo dati i diversi presupposti metafisici la storia non ha un vero senso, e non vi sarà mai una vera giustizia, tutto per sempre finisce, tutto annichilisce. Il pensiero metafisico ebraico e cristiano ha in odio il feticismo dell’universo, non vedono nella materia, nel fuoco nelle nubi, o nel mondo dei tratti di divinità, cosa professata da millenni in accordo con tutte le scienze e con la razionalità e la cosmologia, che rendono del tutto falsa l’opzione della divinità dell’universo. Le tradizioni metafisiche panteistiche o atee in fondo dicono la stessa cosa, che l’universo è divino. Professano filosofie diverse, teorie diverse ma l’impianto metafisico, il filo razionale, è lo stesso e arrivano a identiche conclusioni obbligate dati i principi posti. Il pensiero metafisico cristiano dati i suoi presupposti non collima con la realtà, non vi è contrasto tra fede e scienza tra creazione ed evoluzione tra fede e ragione o tra maschio e femmina, perché in generale questo pensiero accetta la realtà e ciò che essa richiede, ciò che è necessario, senza amputarla, anzi guardando ciò che vi è implicito e fondamentale, non si ferma a osservare per sempre il fenomeno, ma capisce a cosa porta, al perché esso è, legge nella realtà, e nonostante la carenza di strumenti tecnici e di tecnologie ad oggi la tecnica conferma che il pensiero filosofico e metafisico cristiano è connesso al reale, e lo era da sempre. Il pensiero moderno vede tutto in opposizione, non trova correlazione tra uomo e donna, non trova senso nelle due figure, pensa che vi è opposizione tra fede e ragione (immaginando il fideismo), non riesce a concepire correttamente né l’evoluzione né la creazione. Il pensiero metafisico cristiano vede l’umanità in relazione anzi, vi è una relazione anche con chi ci ha preceduto, il pensiero ateo si rinchiude non concependo Dio non può concepire neanche una vera relazione ontologica tra gli esseri. Nel pensiero metafisico cristiano l’unione c’è, vi è relazione tra libertà e verità, tra amore e verità, tra amore e libertà, tra giustizia e santità, e via discorrendo, perché tutto questo assume proprietà, senso, ragion d’essere e sostanza di fronte a Dio; nel principio metafisico dell’unico essere tutto questo o arriva ad essere concepito in modo soggettivo e senza un vero significato se non assolutamente personale, o entra in contraddizione se guardiamo al panteismo girandoci poi sugli opposti. Il pensiero metafisico cristiano da risposta al perché del male, alle domande esistenziali dell’uomo, alla scienza, e collega fenomeno e noumeno in modo razionale e anzi mostra la loro reciprocità necessaria; il pensiero metafisico panteista non può rispondere al perché del male, come non può rispondere in modo sensato alla scienza, e si trova sia in palese contraddizione con il perché di questa materia sia con le sue stesse scoperte, e non riesce a dimostrare la correlazione tra fenomeno e noumeno; nell’ateismo non ci sono risposte vere alle grandi domandi dell’uomo, se non opinioni soggettive, si trova in contrasto con la scienza, esclude il noumeno ma poi rimane immersa nel fenomeno, lo studia, ma non lo interpreta, guarda la realtà ma non riesce a capire dove porta, rimane ferma nel dato, non riesce ad andare oltre questo e quindi vive di convenzioni come si può vedere nella libertà (la mia libertà inizia dove finisce la tua è una formula di convivenza) e nell’etica (l’etica in terza persona è l’utilitarismo, il cui limite poi viene delineato dal rispetto della legge). Nel pensiero metafisico cristiano la politica è la spesa del singolo per il benessere del collettivo, e l’economia è al servizio dell’uomo, nel pensiero ateo notiamo molto spesso un capovolgimento delle cose: la politica e il benessere del singolo a scapito del collettivo e l’uomo è al servizio dell’economia dato che i principi etici e di giustizia partono da presupposti filosofici e metafisici diversi.

(link articolo parte 3)

Foto di John-Mark Smith da Pexels

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