Linee statiche e dinamiche

Simone D'Aurelio

(3 min. lettura)

Gli appassionati di design di automobili conoscono probabilmente il nome di Bruno Sacco. Classe 33′, è stato uno dei nomi più importanti in assoluto di tutto il mondo del design automobilistico, le sue auto sembrano non invecchiare mai. E’ un concetto di “eterna giovinezza” che i tedeschi hanno ben capito grazie al tocco di genialità di questo autore, che elaborava due linee che alternano omogeneità orizzontale e affinità verticale. Mentre la prima linea (di omogeneità) è quella caratteristica dei modelli automobilistici in sè, possiamo dire quindi che è la linea identitaria, la seconda linea (di affinità) tende a modernizzare i modelli dell’auto di periodo in periodo senza però stravolgere e sminuire totalmente i valori estetici del modello precedente. Guardando alla favolosa idea del designer possiamo ben capire perchè ha avuto tutto quel successo in Germania. La Volkswagen ha preso spunto dalla raffinata matita di questo grande italiano, e possiamo vedere come ad esempio le Polo, le Golf, si basano su questo principio di linee convergenti, infatti anche auto di 5 o 10 anni fà sembrano “recenti” perchè il loro design porta da un lato la loro linea identitaria (di omogeneità) che ci spiega il perchè dell’auto, dall’altro l’innovazione dell’altra linea (di affinità) da dei piccoli ritocchi estetici aggiornandola di volta in volta. Questa sovrapposizione di linee è presente anche in Mercedes, è normale in tutto questo che a distanza di circa 20 o 30 anni, le auto possono arrivare ad essere diverse nel design, siamo passati ad esempio da linee squadrate degli anni 70 80 e 90 alle linee sempre più tonde degli anni 2000, ma una parte identitaria resta.

Questo concetto che si interfaccia tra staticità e dinamicità, lo possiamo vedere anche con i ristoranti tipici, quelli identitari, che ci narrano della loro terra, delle loro tradizioni, della loro storia,e che offrono tutta la loro qualità; se infatti loro tolgono la linea statica perdono la loro identità, diventano come un McDrive qualunque o come uno pseudo ristorate in balia solo del buisness senza nessun vero perchè, mentre dall’altro lato, c’è anche la richiesta di “essere nel mondo”, di vivere lo zeitgeist, lasciare un menù totalmente invariato per 50 anni ad esempio può essere difficoltoso. Nel territorio montano, vestino, della mia regione; hanno successo tante PMI nel mondo enogastronomico proprio perchè hanno la loro linea statica e i loro prodotti di riferimento che ci parlano delle nostre terre e delle nostre tradizioni, ma hanno anche quella dinamica che racconta come oltre alle specialità che vivono da moltissimi decenni si fanno migliorie nel tempo al menù, ai locali, e via discorrendo. Questa alternanza vincente di staticità e dinamicità, è qualcosa che ci richiama all’essere ed al divenire, al perchè e al come, al fine ed ai mezzi, ci riporta al discorso di reciprocità insito nel reale tra questi concetti. Guardando gli elementi in rapporto tra di loro, come creazione ed evoluzione, uomo e donna,ma anche libertà (uguaglianza e fratellanza), così come tutto il resto, possiamo vedere che solo un’alternanza di linee li salva, dato che essi non sono elementi autofondanti, bensì trovano la loro spiegazione in un rapporto ben definito che da un lato sorpassa il tempo e mentre dall’altro vive nella quotidianità. Tra staticità e dinamicità ci si muove per vincere in filosofia, nella vita, e anche nel design, lo stesso possiamo dire per la fondazione delle società in senso pratico, che parte da un rapporto con l’assoluto, così come per il discorso scientifico, che parte da determinate premesse implicite.

Chi e cosa, sono domande di ordine metafisico e fisico, o anche perchè e come, di ordine filosofico e scientifico. Questi quesiti non vanno separati, in fondo rispondere in un determinato modo a livello teologico significa anche dare un certo taglio al resto. Così come una visione errata del mondo ci può portare a una concezione errata della teologia.

Foto di Mohan Reddy: https://www.pexels.com/it-it/foto/foto-in-scala-di-grigi-di-alberi-coperti-di-neve-3780137/

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