Contro cultura

  • Una piccola favola

    (6 min. lettura) Ho pensato di scrivere una piccola favola sul mondo che verrà. Una di quelle da recitare ai bambini piena di significati nascosti come Pinocchio o Cappuccetto Rosso, uno di quei racconti che nasconde sempre mille piani e diverse prospettive sulla realtà. In questo mese parlando con mio fratello ho immaginato la favola del bambin disperso e proverò brevemente a raccontarla ai miei lettori: C’era una volta, nella…

  • Identikit del globalista-neoliberale

    (3 min. di lettura) Il globalista di oggi, ergo l’uomo dalle mille contraddizioni, vive una filosofia molto ben definita che lo caratterizza, e su cui bisogna prestare attenzione. Il primo aspetto interessante della popolazione radical-arcobaleno o globalista-europeista (due mondi molti affini) è designata dal totale disprezzo verso il passato, sotto ogni punto di vista, da quello storico a quello filosofico, da quello teologico fino a quello scientifico. Il globalista di…

  • La mediocrità dei vip neoliberali

    (3 min. lettura) Cosa ci sta lasciando quest’ultimo ventennio?  Se gli eventi sono stati moltissimi a livello politico e storico, non possiamo fare a meno di guardare alla cultura e alle sue icone, che sono strettamente collegati allo status ontologico della nostra società. Dalle letterine agli influencer, dai gieffini ai tiktoker, ciò che vediamo è che il panorama sembra andare verso una retta già tracciata e negativa. Se gli anni…

  • La teofobia dell’oggi: UE, consumismo e mondialismo

    (3 min. lettura) La parola teofobia non è quasi mai usata nella nostra società, eppure le domande da farci al riguardo sono molte perchè questa cultura nella quale viviamo sembra totalmente allergica al sacro. Ciò che vediamo infatti, è davvero preoccupante: dalla contestazione ai crocifissi, fino ai continui sfottò teofobici fatti dalle popstar, oggi possiamo dire che il cristianesimo è scomodo, così come in seconda linea, la religione nel suo…

  • La possibile vittoria della cultura woke

    (4 min. lettura) Se nell’articolo precedente abbiamo analizzato le basi di questo movimento, posso pensare ad oggi che la realizzazione del mondo woke è possibile, ovvero questa pseudo cultura potrà inserirsi nel panorama europeo in modo forte inserendo l’aut aut filosofico per ogni episodio che loro ci poteranno di fronte, esasperando una situazione e concentrandosi solo su un determinato aspetto della questione escludendo tutto il resto, insomma l’esplosione del woke…

  • L’ideologia woke arriva in Italia

    (5 min. lettura) Sentiremo sempre più parlare dell’ideologia woke. Il termine sembra del tutto sconosciuto, o ai più può far pensare al tegame diffuso anche nel nostro continente, invece parliamo di una “filosofia” (se così si può dire), e di un presunto “movimento culturale” che è totalmente fluido, incontestabile e non falsificabile. Le caratteristiche di questo pensiero sono che in un modo o nell’altro si finisce per dare ragione al…

  • I maestri del 68

    (5 min. lettura) Le rivendicazioni di una certa sinistra di oggi,a trazione europeista sono solamente la progressione di un pensiero e di una filosofia, che è basata sulla distruzione dell’ordine di ogni tipo. E’ interessante, vedere come il cogito di natura ideologica, frutto degli errori della modernità agisce sempre allo stesso modo: prima di tutto ha creato una sua assiologia, totalmente soggettiva e in fondo relativa, per secondo ha avuto…

  • La digressione dell’Europa di oggi, dalla Bonino alla Nappi

    (5 min. di lettura) Se gli eredi di Marx, sono proprio i radicali, incarnati dalla Bonino, possiamo dire che il pensiero radical, ormai ha creato due eredità filosofiche (collegate tra loro). La prima è la cancel culture di cui ho già parlato, dove il futuro è possibile solo tramite la distruzione del passato, l’evaporazione del presente,e l’abbattimento di ogni cosa che non rientra nel politicamente corretto, con questa filosofia si…

  • La vita in abbonamento

    (3 min. lettura) Ciò che sta scomparendo nel nostro Belpaese, è il concetto di proprietà, stiamo passando infatti da una catena di consumatori benestanti sempre più nevrotica e attaccata alle proprie ricchezze, a una generazione di personalità liquide,isolate, deboli e totalmente dipendenti dai servizi in abbonamento, basta infatti guardarci intorno per capire ciò che sta succedendo; dal cellulare, alla macchina, dal franchising d’impresa ai marketplace, dai software per il lavoro…

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