Gli illuministi, l’eterna illusione insegnata a scuola

Simone D'Aurelio

(5 min. lettura)

Se c’è un periodo che si studia particolarmente a scuola è quello dell’illuminismo, i professori si alzano, piangono di gioia, irradiano la stanza di vibrazioni piene di lodi infinite per questo periodo storico, in breve l’illuminismo viene presentato, volente o nolente, come quel fiume che purifica l’umanità, quel periodo che ha redento l’uomo e creato un mondo migliore, quell’alba eterna che ci ha fatto “evolvere” per farci diventare i migliori in assoluto. In questa analisi prima di tutto c’è da guardare a un passaggio implicito e necessario, la rivendicazione illuminista è autoreferenziale, i fan dell’illuminismo o alcuni suoi personaggi, intendono dire che prima di loro tutto l’universo prima di loro era una semplice spazzatura bigotta, che il mondo faceva schifo ed era dominato da gente cretina, e poi grazie alla ragione, a libertè egalitè e fraternitè, grazie a Voltaire e molti altri personaggi il mondo sia diventato tutto rosa e fiori, e se c’è un pò di bene e grazie a loro e che sono stati lo spartiacque tra un’umanità di ottusi e un’umanità di menti geniali. In questo articolo mi permetto di fare una piccolissima disamina:

1 Prima dell’illuminismo vi era già luce, gli illuministi non sono dei scesi dall’olimpo, o se vogliamo più semplicemente l’umanità non era grezza,rozza, bigotta e super ottusa, chi studia approfonditamente può vedere al contrario che la storia antica, e medievale portava con sè pensatori, artisti, filosofi, letterati, e uomini che hanno cambiato il mondo, le cui frasi riecheggiano ancora oggi nei nostri cuori, hanno dato via ad analisi profondissime sull’essere, che poi hanno dato l’ispirazione a grandi intellettuali contemporanei, muovendosi sulla scia dei loro “maestri”.

2 C’è la stupidità diffusa di pensare di essere migliori, (di natura illuminista) che ci fà pensare di essere più bravi rispetto ai “bigotti” medievali, perchè oggi siamo nell’era della tecnica, abbiamo 3 lauree, svariati master e moltissimi corsi di formazione, ma tutto questo è falso. Se ci spostiamo fuori dall’ambito di competenza tecnico non sappiamo nulla, o siamo immersi nel solipsismo assoluto il più delle volte, senza riuscire a fare nessuna riflessione concreta.

3 La libertè egalitè e fraternitè stravolti nel pieno periodo illuminista hanno portato a un rovesciamento totale del significato di queste parole, portando l’essere umano a compiere follie, perchè in sostanza l’egalitè la fraternitè e la libertè di oggi viene decisa in modo relativo dai giornalisti, e ancora più in alto dalla politica che sceglie cos’è la libertà, cos’è l’uguaglianza, cos’è la fraternità seguendo le loro ideologie. Oggi per essere uguali ormai si deve asfaltare ogni differenza, ovvero non essere, siamo agli antipodi dell’egalitè che ha segnato la prosperità dei popoli e delle culture medievali e antichi che si erano basate sul termine inteso in senso cristiano, per non parlare della libertà e della fraternità altre follie totali di matrice illuminista/massonica.

4 Moltissimi personaggi collegati all’illuminismo se approfonditi non sono tutto questo esempio di santità da adorare. Uno dei loro capofila assoluti con la sua mitica frase dove egli stesso da la vita per farti dire ciò che pensi è un falso storico, come rilevato da una persona che la storia l’ha studiata per bene. Oltre a tutto ciò è da notare che Voltaire voleva schiacciare e mettere a morte “l’infame”, ovvero la Chiesa e i cristiani, bell’esempio di tolleranza, un vero campione di democrazia e luce il signorino

5 Moltissimi personaggi capostipiti dell’illuminismo e non solo il sopra citato portano con sè una serie di episodi e di esternazioni davvero preoccupanti

6 Il cuore dell’illuminismo ovvero la rivoluzione francese, quel dolce evento che fa vincere i “buoni” dai “cattivi” è in realtà un bagno di sangue, dove sono stati uccisi bambini, infanti, e ci sono stati oltre mezzo milioni di morti, un massacro assoluto. Gli stessi giacobini poi si sono uccisi fra di loro, la rivoluzione francese è marchiata non nel sacrificio di sangue, ma nello spargimento di sangue (moto opposto al cristianesimo)

7 I grandissimi, pacifici, tolleranti, ed “evoluti” illuministi, che hanno portato la luce nel mondo, l’hanno portata ovunque specialmente in filosofia, infatti la filosofia è diventata ormai chiacchiera grazie a loro. La filosofia ormai non ha soluzioni sulla realtà perchè è staccata dalla realtà stessa, vive nel pensiero e rimane nel pensiero, o al massimo si traduce in folli religioni/ideologie da 100 milioni di morti (Marx docet), non è più in grado di rispondere, di dire qualcosa sul mondo. Con l’illuminismo crolla la metafisica, da necessaria, diventa mito, e poi follia, la religione diventa superstizione, l’etica diventa utilitarismo (Smith e soci), la scienza viene concepita solo in senso tecnico e se vogliamo rimanere nel solco di questo periodo per l illuminato Kant la scienza non poteva andare avanti oltre ciò che già sapeva (per lui la scienza è solo ragionamento analitico a priori), il che ci faceva rimanere anche tecnicamente arretrati ai suoi tempi.

8 Il leggendario Kant, insieme a Cartesio, crea il vuoto, quel vuoto filosofico, con la sparizione dell’oggetto, rimarrà solo il soggetto. In tutto questo rimane anche lontana la concezione di Dio, una qualunque concezione teologica, è leggenda, il problema è che il genio assoluto di Kant non capisce, che in realtà si sceglierà lo stesso per un certo tipo di metafisica, e quindi una certa concezione di Dio (anche qual’ora si dichiara che esso sia implicitamente l’universo in sè) tutto ciò porta a cascata a una concezione antropologica e di bene e male definita. Per quanto vogliamo far credere che il noumeno non esista, allontanarci da esso, ha reso inspiegabile prima di tutto il fenomeno, e poi in sè per sè nel giro di tre secoli ha fatto disciogliere pure quello grazie al solipsismo di massa, fino alla cancel culture e alla totale liquefazione di ogni cosa e di ogni identità.

9 Kant da ignorante qual’è, spezzetta tutto, e da il via a una concezione separata delle cose, perde lo sguardo, perde di vista l’insieme, anzichè capire il collegamento si gira dall’altra parte

(link articolo parte 2)

Foto di Jeremy Bishop da Pexels

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